L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...
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FIORENZO TOSO<br />
dovrebbe portare a <strong>un</strong>a riconsiderazione e a <strong>un</strong>a valutazione critica<br />
<strong><strong>del</strong>le</strong> modalità con le quali le Amministrazioni Provinciali hanno<br />
spesso incautamente dato <strong>il</strong> loro avallo a dichiarazioni di minorità<br />
linguistica operate da parte dei com<strong>un</strong>i senza l’opport<strong>un</strong>o supporto<br />
<strong>del</strong>la ricerca scientifica e, quel che forse è più grave, senza<br />
<strong>un</strong> effettivo coinvolgimento <strong><strong>del</strong>le</strong> popolazioni: con riferimento alle<br />
minoranze <strong>del</strong> Piemonte occidentale è stato osservato ad esempio<br />
come molte pratiche di pres<strong>un</strong>ta tutela finora promosse a favore<br />
<strong>del</strong> patrimonio linguistico «potrebbero invece garantire soprattutto<br />
<strong>un</strong>a sua sopravvivenza burocratica, attraverso la creazione e <strong>il</strong><br />
mantenimento di ristretti gruppi di interesse e di professionisti<br />
dediti a coltivarlo» 74 , e T. Telmon si è soffermato sugli aspetti<br />
negativi «di <strong>un</strong>a gestione, da parte dei Com<strong>un</strong>i interessati, eccessivamente<br />
formalistica e burocratica, quando non addirittura<br />
clientelare, <strong>del</strong> processo applicativo <strong>del</strong>la legge» e sui rischi <strong>del</strong>la<br />
gestione dei benefici di legge da parte di gruppi interessati essenzialmente<br />
alla fruizione <strong><strong>del</strong>le</strong> risorse:<br />
spesso più fortemente concentrate sulla lingua che non sui parlanti, tal<strong>un</strong>e<br />
associazioni hanno tentato, spesso riuscendoci, di creare <strong><strong>del</strong>le</strong> condizioni di<br />
monopolio, cercando ad esempio alleanze priv<strong>il</strong>egiate con forze politiche o con<br />
singoli «protettori» politici 75 .<br />
Il ritiro <strong>del</strong>l’avallo dato dalle Province ai casi di indebita autocertificazione<br />
linguistica dei com<strong>un</strong>i scongiurerebbe intanto <strong>il</strong> sovvertimento<br />
<strong><strong>del</strong>le</strong> identità linguistiche tradizionali, che non giova<br />
all’impostazione di <strong>un</strong>a politica seria di valorizzazione e promozione<br />
dei patrimoni linguistici, e rappresenta anzi la forma forse<br />
più grave di violazione dei diritti dei parlanti. Verrebbe così restituita<br />
credib<strong>il</strong>ità a iniziative di tutela <strong><strong>del</strong>le</strong> varietà linguistiche tradizionali,<br />
risultando in maniera inequivocab<strong>il</strong>e che<br />
riguardo le pratiche finora adoperate per favorirla. In poche parole, le tesi degli studiosi<br />
sono ‘inconvenienti’ economicamente, in quanto mettono in dubbio i presupposti<br />
stessi dei finanziamenti, come ad esempio […] <strong>il</strong> fatto che esista <strong>un</strong>a minoranza linguistica<br />
a tutti gli effetti” (P. MARRA, Un’indagine sociolinguistica… cit., p. 90).<br />
74 E. ALLASINO, Nazioni virtuali. Le politiche per la tutela <strong><strong>del</strong>le</strong> minoranze linguistiche<br />
in Piemonte, in Le lingue <strong>del</strong> Piemonte cit., pp. 127-138.<br />
75 T. TELMON, L’impatto <strong>del</strong>la legge di tutela… cit., p. 315.