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L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...

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194<br />

FIORENZO TOSO<br />

rignolo, Piena e Libri), è accolto senza difficoltà da <strong>un</strong>a pubblicazione<br />

ufficiale sulle Langues de France edita nel 2004 dal governo<br />

francese, a cura <strong>del</strong> linguista Bernard Cerquiglini 27 : e c’è da chiedersi<br />

a questo p<strong>un</strong>to come lo stesso dialetto <strong>brigasco</strong> possa essere<br />

dichiarato a norma di legge ligure in Francia e «occitano» in Italia!<br />

Sarà chiaro a questo p<strong>un</strong>to che la polemica nei confronti <strong><strong>del</strong>le</strong><br />

scelte degli amministratori locali e provinciali che hanno avallato<br />

<strong>il</strong> carattere pres<strong>un</strong>tamente «occitano» <strong><strong>del</strong>le</strong> parlate in questione<br />

non è fine a se stessa, ma nasce da <strong>un</strong>a preoccupazione ampiamente<br />

condivisa a livello di opinione pubblica: essa è legata al fatto<br />

che questo episodio di manipolazione <strong>del</strong>l’effettiva appartenenza<br />

linguistica <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Liguri</strong>, per quanto consenta in maniera<br />

oltremodo discutib<strong>il</strong>e l’accesso a qualche erogazione statale (come<br />

bene evidenziato da Di Maio), va proprio in senso opposto a <strong>un</strong>a<br />

promozione <strong>del</strong>la pluralità linguistica e culturale in base alla quale<br />

si è cercato di giustificarlo come scelta politica 28 , perché è volta a<br />

omologare a <strong>un</strong>a realtà totalmente estranea varietà dialettali, come<br />

quella brigasca, che rischiano adesso di trovarsi isolate rispetto al<br />

27 Si tratta ancora <strong>un</strong>a volta <strong>del</strong>l’opera citata qui sopra alla nota 15. Sulla scorta <strong>del</strong>la<br />

pubblicazione curata da Cerquiglini, <strong>un</strong> articolo di B. Perucca pubblicato su “Le<br />

Monde” <strong>il</strong> 19.2.2009 recensisce <strong>il</strong> ligure alpino tra le lingue di Francia in pericolo di<br />

estinzione. È abbastanza evidente <strong>il</strong> danno arrecato alla percezione <strong>del</strong>l’individualità <strong>del</strong><br />

ligure alpino dall’assurdo comportamento di parte italiana.<br />

28 Desta <strong>un</strong> po’ di sconcerto la dichiarazione espressa dal vicepresidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

Provinciale di Imperia, Marco Bertaina, più volte ripresa dagli organi di stampa (e<br />

che qui si cita dall’agenzia “Genova Press. <strong>Liguri</strong>a Online” <strong>del</strong> 15 luglio 2007) in occasione<br />

<strong>del</strong>l’approvazione di <strong>un</strong>a <strong>del</strong>ibera (vedi oltre) con la quale viene reso attivo <strong>il</strong> riconoscimento<br />

<strong>del</strong> carattere “occitano” dei dialetti di Realdo e Verdeggia: “La pluralità linguistica<br />

e culturale è <strong>un</strong> valore fondamentale, soprattutto quando la diversità culturale<br />

ha l’obiettivo di porsi come elemento di coesione sociale. Il voto <strong>un</strong>anime dei Consiglieri,<br />

ha dimostrato che su certi temi si può operare al di là di <strong>un</strong>a logica di maggioranza<br />

e minoranza. È emersa la ferma volontà da parte di tutti di valorizzare <strong>un</strong> bene e <strong>un</strong>a<br />

ricchezza culturale di cui vantarsi e che, in quanto patrimonio culturale com<strong>un</strong>e, è da<br />

promuovere a ogni livello istituzionale”. Tali affermazioni meriterebbero ogni plauso se<br />

fossero riferite ad esempio a iniziative di tutela <strong>del</strong>l’intero patrimonio linguistico <strong>del</strong>la<br />

Provincia (sul quale le istituzioni locali sono drammaticamente inadempienti), ma affermare<br />

che <strong>il</strong> riconoscimento <strong>del</strong>l’inesistente “occitanità” <strong>del</strong> <strong>brigasco</strong> sia da considerarsi<br />

<strong>un</strong> “elemento di coesione sociale” suona, quanto meno, involontariamente contraddittorio.<br />

Più comprensib<strong>il</strong>i sono ovviamente gli entusiasmi, riportati nella stessa agenzia,<br />

<strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>l’associazione “A Vastera”, esplicitamente citata come referente <strong>un</strong>ico<br />

<strong>del</strong>la Provincia sull’argomento, e <strong>del</strong> “membro più giovane <strong>del</strong> Consiglio Direttivo<br />

<strong>del</strong>l’Associazione” Giampiero Alberti.

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