L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...
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L’OCCITANIZZAZIONE DELLE ALPI LIGURI 239<br />
gli sforzi in atto non sono la volontà di <strong>un</strong>’élite locale di intellettuali nostalgici<br />
di <strong>un</strong> passato aristocratico e id<strong>il</strong>lico-arcadico, né di <strong>un</strong> gruppo di cultori in<br />
preda a crisi esistenziali che cercano le loro radici in <strong>un</strong>a storia persa nel tempo,<br />
né di autorità locali smaniose di fondi 76 .<br />
Vedano gli amministratori imperiesi e c<strong>un</strong>eesi se per quanto<br />
riguarda <strong>il</strong> <strong>brigasco</strong> e l’olivettese sia intanto <strong>il</strong> <strong>caso</strong> di fornire o meno<br />
ai loro concittadini <strong>un</strong>a sim<strong>il</strong>e prova di trasparenza e maturità.<br />
Poscritto <strong>del</strong>l’apr<strong>il</strong>e 2009<br />
Un mio intervento sulla posizione <strong>del</strong> <strong>brigasco</strong>, è intanto<br />
apparso sul numero 14 (2008) <strong>del</strong>la rivista «Intemelion. Cultura e<br />
Territorio», e qualche precisazione in merito è stata da me offerta<br />
ai lettori di «A Vastera» sul numero 45 (inverno 2008) alle pp. 10-<br />
13, suscitando <strong>un</strong>a livida replica di Nino Lanteri che definisce<br />
«improprie e <strong>del</strong> tutto personali» le mie conclusioni. L’innocente<br />
Lanteri si chiede (mi chiede) quale sia l’eventuale danno dato dal<br />
fatto che possano prendere avvio forme di tutela in senso «occitano»<br />
<strong>del</strong>la parlata brigasca. A questo ho già risposto in varie sedi,<br />
ma forse è <strong>il</strong> <strong>caso</strong> di sottoporre ai lettori la seguente riflessione:<br />
proclamare <strong>un</strong>’«identità» piemontese, mòchena, ladina o grecanica<br />
non ha mai suscitato perplessità come quelle legate all’affermazione<br />
di <strong>un</strong>a identità «occitana». Ness<strong>un</strong>o inoltre ha mai spiegato<br />
ai Brigaschi (e probab<strong>il</strong>mente a molti «Occitani <strong>del</strong> Piemonte) che<br />
riconoscersi, in buona fede s’intende, nell’occitanismo, può anche<br />
significare trovarsi coinvolti in considerazioni di questo tipo:<br />
L’occitanisme, qui a glissé du plan de la culture, qui était le sien à ses<br />
débuts, à celui de la politique, est aujourd’hui essentiellement <strong>un</strong> mouvement<br />
révolutionnaire, nationaliste et séparatiste, raciste parfois, jacobin en toutes circonstances.<br />
Tous termes que je n’emploie pas à la légère. Il se fonde sur <strong>un</strong>e<br />
série d’impostures: la première consiste à présenter l’ensemble des provinces<br />
76 P. MARRA, Un’indagine sociolinguistica… cit., p. 98.