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Cartesio René des Cartes Magia Naturale

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03/07/2012 - 21.12 <strong><strong>Cartes</strong>io</strong> <strong>René</strong> <strong>des</strong> <strong>Cartes</strong> <strong>Magia</strong> <strong>Naturale</strong><br />

3 - IL METODO DI DESCARTES<br />

Diavoletto di <strong><strong>Cartes</strong>io</strong> o ludione. Vi è un generale<br />

accordo nel ritenere che Descartes rappresenti un<br />

cambiamento radicale della visione filosofica del<br />

mondo in opposizione all'aristotelismo ed alla<br />

scolastica. Si tratta di primi passi fondamentali per<br />

sradicare la mala pianta dell'autorità dei testi. Di<br />

fronte alla grande confusione che sul piano filosofico<br />

si era andata creando tra le persone colte sul finire<br />

del Cinquecento, ciascuno tra i più avveduti cerca<br />

un'uscita sul come affrontare il problema della<br />

ricerca della verità. Per iniziare a conoscere<br />

liberandosi dagli errori e confusioni del passato è<br />

partire da un qualche principio certo che sia la base<br />

da cui partire per le nuove elaborazioni. Questa base<br />

è trovata da Descartes nella razionalità dell'uomo<br />

(cogito ergo sum) che sa di esistere solo quando si<br />

accorge di essere in grado di pensare se stesso ed il<br />

mondo circostante. I dubbi devono venir meno ed<br />

essere superati con un approccio al mondo esterno<br />

che preveda che sono vere le cose che concepiamo in<br />

modo chiarissimo e distinto. Si tratta quindi di<br />

mettere in relazione la razionalità dell'uomo con il<br />

mondo esterno ed i suoi fenomeni per spiegarli. Nel<br />

far questo, mano a mano che la conoscenza avanza,<br />

ci si rende conto che non basta la sola razionalità ma<br />

serve anche l'esperienza. Si tratta di una specie di<br />

ritorno al buon senso (Mesnard) che si accompagna<br />

ad un modo nuovo di interrogare e non solo di<br />

osservare, la natura. E' un programma che<br />

Descartes enuncia chiaramente nella Parte Sesta<br />

del Discours che prevede, come dice egli stesso, di sostituire alla Filosofia speculativa che si<br />

insegna nelle scuole, una Filosofia pratica. E' quindi un programma che ribalta il mondo della<br />

filosofia scolastica che credeva di conoscere mediante la manipolazione del linguaggio attraverso<br />

i sillogismi, con una realtà che si sarebbe dovuta adeguare alle conclusioni di contorti<br />

ragionamenti. E' l'insieme di ragione ed esperienza (questa è la novità: l'esperienza non<br />

concepibile per se stessa e la ragione che non può prescindere da essa) che permette la<br />

conoscenza.<br />

Non appena acquistai alcune generali nozioni di Fisica e, utilizzatele per la soluzione di alcuni<br />

problemi particolari, ebbi modo di notare fino a che punto posson condurre e quanto differiscono<br />

dai principi di cui fino ad ora ci si è serviti, stimai che non avrei potuto tenerle nascoste senza<br />

peccare gravemente contro quella legge che ci impone, per quanto è in noi, di procurare il bene<br />

generale di tutta l'umanità. Esse mi hanno infatti mostrato che è possibile giungere a conoscenze<br />

molto utili per la vita e che, al posto di quella Filosofia speculativa che si insegna nelle scuole, se<br />

ne può trovar una pratica, mediante la quale, conoscendo il potere e gli effetti del fuoco, dell'<br />

acqua, dell' aria, degli astri, dei cieli e di tutti gli altri corpi che ci circondano, così distintamente<br />

come conosciamo le tecniche di cui si servono i nostri artigiani, potremmo utilizzare nello stesso<br />

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