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Cartesio René des Cartes Magia Naturale

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03/07/2012 - 21.12 <strong><strong>Cartes</strong>io</strong> <strong>René</strong> <strong>des</strong> <strong>Cartes</strong> <strong>Magia</strong> <strong>Naturale</strong><br />

che, al solito, rappresenta una grande goccia di acqua, con il Sole, non rappresentato, che si trova<br />

in basso rispetto alla figura e del quale sono rappresentati due raggi paralleli, EF ed AC. Con<br />

una serie di calcoli, geometrici e trigonometrici, e misure Descartes stabilisce proprio ciò che si<br />

era proposto: molti raggi si concentrano intorno al valore di 41°30'. Dando poi un valore di 17' al<br />

raggio apparente del Sole, egli può stabilire che l'angolo massimo dell'arcobaleno primario è<br />

41°47' e l'angolo minimo del secondario è 51°37'.<br />

Ed a questo punto, dopo che lo ha trascurato non citandolo per tutto l'armamentario<br />

sperimentale che gli ha messo a disposizione, Descartes cita Maurolico per criticarlo aspramente<br />

(sic!). Egli afferma che le sue misure (45° e 56°) dimostrano la poca fede che possiamo avere nelle<br />

osservazioni che non sono accompagnate dalla spiegazione corretta. Anche qui vi sarebbe molto<br />

da discutere, ad esempio, nella possibilità di sostenere l'affermazione contraria. Galileo ad<br />

esempio pensava che occorresse una teoria ma se poi l'esperimento non si accordava con essa, la<br />

teoria era da scartare. Ma Descartes mantiene Aristotele nel cuore, come vedremo ancora,<br />

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