universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace
universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace
universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La produzione italiana è destinata prevalentemente al consumo fresco, anche se è in crescita la<br />
quantità destinata all’industria <strong>di</strong> trasformazione, soprattutto per la produzione <strong>di</strong> prodotti<br />
sott’olio. L’Italia risulta quin<strong>di</strong> il primo produttore mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> carciofo ed il secondo<br />
esportatore dopo la Spagna, ma è anche il secondo paese importatore. Nei mesi invernali, da<br />
novembre a marzo, vengono infatti acquistate circa 4000-5000 t <strong>di</strong> prodotto fresco, per l’80%<br />
<strong>di</strong> provenienza spagnola (ISTAT, 2002). (Figura 6).<br />
Si tratta <strong>di</strong> una specie ancora poco conosciuta nei paesi non produttori e ciò spiega, in parte,<br />
perché è poco esportata all’estero; ciò nonostante, l’Italia risulta la seconda nazione<br />
esportatrice dopo la Spagna (Magnifico, 2000).<br />
In Italia, la coltivazione è principalmente concentrata nelle isole, al Centro-Sud e nelle regioni<br />
costiere <strong>della</strong> penisola. La <strong>di</strong>stribuzione regionale (Tabella 5) vede la Puglia al primo posto<br />
con 18.254 ettari e 173.379 t <strong>di</strong> produzione, seguita dalla Sardegna (13.546 ha e 117.052 t ) e<br />
dalla Sicilia (12.945 ha e 174.719 t ). Altre regioni come Campania (2.958 ha e 37.334 t ).<br />
Lazio (1.395 ha e 25.209 t ), Toscana (927 ha e 12.626 t ) rappresentano circa il 13% e il 12%<br />
rispettivamente <strong>della</strong> superficie investita e <strong>della</strong> produzione totale in Italia.<br />
Tabella 5. Coltivazione del carciofo nelle regioni italiane (dati ISTAT, 1998).<br />
Regioni Superfici (ha) Produzione (q)<br />
Puglia 18.254 1.733.790<br />
Sardegna 13.546 1.170.515<br />
Sicilia 12.945 1.747.191<br />
Campania 2.958 373.340<br />
Lazio 1.395 252.090<br />
Toscana 927 126.258<br />
Abruzzo 439 40.763<br />
Marche 409 27.776<br />
Calabria 210 40.663<br />
Basilicata 200 16.170<br />
Emilia Romagna 159 8.424<br />
Liguria 94 12.705<br />
Umbria 36 2.340<br />
Veneto 30 1.550<br />
La Puglia emerge per il costante aumento delle superfici investite (oltre 19.000 ettari<br />
soprattutto nel foggiano e nel brin<strong>di</strong>sino, dove esistono con<strong>di</strong>zioni climatiche favorevoli e<br />
terreni idonei alla coltivazione) che sono passate da circa il 6% <strong>della</strong> superficie totale<br />
registrata nel 1954 al 34% del 1998. Viceversa, nel Lazio, si è passati nello stesso periodo dal<br />
26