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universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace

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autora<strong>di</strong>ografia, determina una strisciata continua o un profilo <strong>di</strong> ibridazione troppo<br />

complesso per essere utilizzato nell’analisi genetica.<br />

La tecnica si articola nelle seguenti fasi:<br />

1. <strong>di</strong>gestione del DNA genomico con enzimi <strong>di</strong> restrizione (in genere si utilizza un 6-base<br />

cutter come EcoRI). In<strong>di</strong>vidui geneticamente <strong>di</strong>versi per la localizzazione dei siti <strong>di</strong> taglio<br />

produrranno frammenti <strong>di</strong> lunghezza <strong>di</strong>versa;<br />

2. Separazione dei frammenti in base al loro peso molecolare me<strong>di</strong>ante corsa elettroforetica su<br />

gel <strong>di</strong> agarosio. Successivamente viene eseguito il Southern blotting attraverso il quale è<br />

possibile trasferire, me<strong>di</strong>ante un tampone alcalino (denaturante), i frammenti dal gel <strong>di</strong><br />

agarosio su un supporto più stabile quale una membrana <strong>di</strong> nitrocellulosa o nylon sfruttando<br />

un campo elettrico, un flusso ionico o il vuoto.<br />

3. i frammenti denaturati vengono poi esposti ad una “sonda” (una sequenza <strong>di</strong> DNA a<br />

singolo filamento) marcata con un isotopo ra<strong>di</strong>oattivo (generalmente 32 P o 33 P) o sostanze<br />

fluorescenti (<strong>di</strong>gossigenina o fluoresceina) al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare solo quei frammenti che<br />

contengono le sequenze complementari a quella <strong>della</strong> sonda utilizzata.<br />

4. infine la membrana viene esposta su una lastra fotografica. Gli RFLP sono visibili sulla<br />

lastra come bande dovute all’emissione de ra<strong>di</strong>oattività (nel caso del 32 P), fluorescenza o<br />

saggio colorimetrico (anticorpi specifici per la <strong>di</strong>gossigenina).<br />

Se compaiono bande <strong>di</strong>versi tra DNA <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong>versi, significa che la sonda ha trovato<br />

frammenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa lunghezza coi quali appaiarsi. Quin<strong>di</strong> una sonda e l’enzima utilizzato per<br />

il taglio costituiscono, nel complesso, un marcatore genetico unico, l’RFLP, primo marcatore<br />

molecolare noto.<br />

3.3.1.2 VNTR (Variable Number of Tandem Repeats)<br />

Il genoma delle piante, cosi come quello <strong>di</strong> molti altri organismi, include molte sequenze <strong>di</strong><br />

DNA ripetute (fuori dalle regioni co<strong>di</strong>ficanti) probabilmente dovute a fenomeni <strong>di</strong><br />

duplicazione e ricombinazione. Le sequenze ripetute, in base alle loro caratteristiche, possono<br />

essere raggruppate in <strong>di</strong>versi classi. Quando ogni ripetizione è un oligonucleotide <strong>di</strong><br />

lunghezza variabile tra 10 e 60 paia <strong>di</strong> basi (bp) si parla <strong>di</strong> sequenze “minisatelliti”<br />

(minisatelliti DNA) (Jeffreys et al., 1985). In un dato locus il numero <strong>di</strong> sequenze ripetute ,<br />

cosi come il motivo base, può variare. Dunque, il taglio del DNA in vicinanza <strong>di</strong> queste<br />

sequenze ripetute in tandem (tandem repeats) porta a frammenti <strong>di</strong> restrizione che mostrano<br />

corrispondenti variazioni <strong>di</strong> lunghezza. Se come sonde si utilizzano sequenze <strong>di</strong> elementi<br />

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