universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace
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VII. Bibliografia ....................................................................................................................124<br />
I – Introduzione generale<br />
Specie: Cynara cardunculus Var. scolymus, Asteraceae, (Compositae) 2n=2x=34.<br />
Il genere Cynara comprende il carciofo (Cynara cardunculus Var. scolymus), il cardo<br />
selvatico C. cardunculus var. sylvestris che produce ibri<strong>di</strong> completamente fertili in natura ed è<br />
il probabile antenato del carciofo; ed altre sei specie selvatiche con affinità genetiche al<br />
carciofo. Gli incroci sono <strong>di</strong>fficili da fare e gli ibri<strong>di</strong> hanno una fertilità ridotta, sono: C.<br />
baetica, C. algarbiensis, C. syriaca, C. cornigera, C. sibthorpiana e C. humilis.<br />
1. IL CARCIOFO<br />
1.1 Cenni storici<br />
Come attestano <strong>degli</strong> scritti d’alcuni autori dell’antichità (De Rustica <strong>di</strong> Columella e Naturalis<br />
Historia <strong>di</strong> Plinio), il carciofo (Cynara scolymus) era già conosciuto all'epoca dei Romani.<br />
Notizie più certe sulla sua coltivazione in Italia risalgono al XV secolo, quando dalla zona <strong>di</strong><br />
Napoli, dove era stata introdotta da Filippo Strozzi, la coltura del carciofo si <strong>di</strong>ffuse in<br />
Toscana (Caterina dei Me<strong>di</strong>ci ne fu una grande consumatrice) e, successivamente, in molte<br />
altre regioni. Circa la botanica <strong>della</strong> sua origine sono possibili solo congetture. Secondo Hehn<br />
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