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universita' degli studi della tuscia facolta' di agraria ... - Unitus DSpace

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utilizzato nei piccoli appezzamenti, soprattutto nelle zone più fredde, dove i pezzi <strong>di</strong> ceppo<br />

vengono fatti svernare interrati al coperto e trapiantati in aprile (Tesi, 1994).<br />

1.11.2 Meto<strong>di</strong> innovativi<br />

Lo sviluppo delle tecniche <strong>di</strong> colture in vitro, ha spinto De Leo e Greco a tentare <strong>di</strong> mettere a<br />

punto, già nel 1973, un metodo <strong>di</strong> coltura in vitro per il carciofo, basato sulla proliferazione <strong>di</strong><br />

gemme da meristemi apicali (Fig 18). Tale metodo avrebbe potuto favorire il miglioramento<br />

genetico, la rapida moltiplicazione e il facile mantenimento del germoplasma, la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> carciofaie uniformi ed il risanamento da virus (Saccardo et al., 1985). L’applicazione <strong>della</strong><br />

coltura in vitro a scopo propagativi, <strong>di</strong>ffusasi enormemente negli ultimi <strong>di</strong>eci anni, ha riscosso<br />

molto interesse.<br />

Figura 18. Propagazione in vitro.<br />

Le prime esperienze <strong>di</strong> moltiplicazione in vitro sono state effettuate utilizzando piantine<br />

derivate da seme, dal momento che, usando espianti <strong>di</strong> piante adulte, si è andato incontro a<br />

notevoli problemi <strong>di</strong> contaminazione. Già nel 1973 si è cominciato a <strong>stu<strong>di</strong></strong>are la tecnica <strong>della</strong><br />

coltura in vitro a scopo propagativo, Devos et al. (1975), hanno <strong>stu<strong>di</strong></strong>ato la possibilità <strong>di</strong><br />

propagare il carciofo me<strong>di</strong>ante colture continue <strong>di</strong> callo, ottenendo solo occasionalmente<br />

<strong>di</strong>fferenziazione <strong>di</strong> gemme e <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci, mentre invece, Scaramella et al. (1979), partendo da<br />

porzioni <strong>di</strong> rizoma, hanno ottenuto un tasso <strong>di</strong> moltiplicazione <strong>di</strong> 4-5 germogli accompagnanti<br />

anche da ra<strong>di</strong>ci. Ulteriori lavori partendo da capolini o apici vegetativi sono stati realizzati da<br />

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