30.05.2013 Views

Scarica l'e-Book dei lettori - Settenote.eu

Scarica l'e-Book dei lettori - Settenote.eu

Scarica l'e-Book dei lettori - Settenote.eu

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La nostra ora<br />

Federico Musazzi<br />

È una sera di quelle che un uomo come me conserva tra i ricordi<br />

più cari; l’aria frizzante mi accarezza le gambe e le braccia nude e mi<br />

fa sentire bene. Arrivo di corsa mentre Massimo e Giacomo stanno<br />

già palleggiando sul campo; Manu farà il suo ingresso più tardi lagnandosi<br />

per qualche imprevisto che, come al solito, capita sempre<br />

a lui. Sono felice perché, dopo quasi un decennio, ci ritroviamo per<br />

giocare a tennis. Una volta a settimana io e i miei amici avevamo «la<br />

nostra ora». Poteva cascare il mondo, ma noi a quell’ora non<br />

avremmo mai rinunciato. Dalle 22 alle 23 ogni giovedì. Poi siamo<br />

cresciuti; i mille impegni di chi cerca di rincorrere una propria personale<br />

affermazione hanno ingiallito quell’appuntamento settimanale<br />

in un ricordo malinconico. Massimo e Manu hanno preso la<br />

strada dell’informatica, lottando contro lo scetticismo di chi vedeva<br />

trasformarsi in professione la passione di due ragazzini. Giacomo,<br />

che sempre un po’ genio lo è stato, ora è un apprezzato penalista,<br />

troppo impegnato anche solo per pensare a vivere. E io? Io sono un<br />

ingegnere, anzi sono un Italian sempre in giro per il mondo, ma<br />

questo non conta. Ciò che conta è che mi sono appena trasferito<br />

nella nuova casa con mia moglie che mi sta regalando il nostro<br />

primo bimbo. È il periodo perfetto. E stasera lo è ancora di più perché<br />

sto calpestando la terra rossa del vecchio campo da tennis, con<br />

le stesse immutate sensazioni che mi hanno fatto amare questo<br />

sport e il gusto delle sfide tra amici. «Chi perde paga» affermiamo<br />

prima di incrociare le racchette nella sfida, ma stasera non perderà<br />

nessuno. Corriamo e malediciamo questi dieci anni che ci hanno<br />

tolto fiato e regalato un po’ di pancetta. Massimo, in coppia con<br />

me, è al servizio. L’ultimo colpo è il suo: doppio fallo, partita regalata<br />

e siamo sotto la doccia. Lo fisso negli occhi ma non riesco a<br />

rimproverarlo. «A giovedì prossimo?» gli chiedo. Un tempo non<br />

c’era neanche bisogno di parlarsi. Sono le 23. Si spengono le luci.<br />

295

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!