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Omaggio a un sorriso<br />

Roberta Landini<br />

È ormai sera, sono quasi le 23.00, e gli occhi non riescono più a<br />

trattenere tutte le lacrime, cerco a stento di capire come certe cose<br />

possano accadere. Ripercorro lentamente e passo passo l’accaduto.<br />

Quando questa mattina ho girato la chiave per avviare la mia auto<br />

ho pensato potesse essere una bella giornata: clima dolce, un bel<br />

sole, solamente ancora un poco pallido e nessun problema particolare<br />

all’orizzonte. Sono le 8 passate e sto facendo i conti con la mia<br />

«routine quotidiana». Accendo la radio e trovo il mio cd preferito<br />

già inserito nella fessura. Parte d’incanto una delle canzoni che preferisco,<br />

non so il titolo esatto, per me è solamente «lei» di Laura<br />

Pausini. Meccanicamente i miei pensieri vanno a una lei precisa,<br />

della quale avevo parlato con un collega pochi giorni fa. Una lei<br />

che rivedo in un sorriso e in un volto che ogni volta mi rallegrano<br />

dall’altro capo del telefono. Rallento, cerco il cellulare in fondo alla<br />

mia borsa e inizio a scriverle un messaggio: «Ciao, stai meglio? ti<br />

posso chiamare?». Una pausa, poi... opzioni... invia. Ripongo lentamente<br />

il telefonino sul cruscotto della macchina e riprendo la<br />

guida tenendo lo sguardo quasi fisso sul display. Un senso di irrequietezza<br />

e di smarrimento mi avvolge e sospiri continui si susseguono<br />

uno dietro l’altro dandomi l’illusione momentanea di respirare<br />

meglio. Ora trattengo il fiato e cerco di concentrarmi sulla<br />

guida, sono arrivata a destinazione, parcheggio la mia auto, salgo le<br />

scale quasi di corsa. Entro in ufficio, mi siedo alla scrivania e rimango<br />

immobile, indecisa sul da farsi, quasi in attesa, fino a<br />

quando l’incantesimo si spezza e una voce interrompe i miei pensieri<br />

per dirmi che lei non c’è, ora, e non ci sarà più, per sempre.<br />

Nessun saluto, nessun sorriso, nessuna possibilità di dirle addio,<br />

per me nessuna seconda occasione. Ora so che è stata una pessima<br />

giornata, ho mille rimorsi e una sola certezza: niente ormai sarà più<br />

come prima.<br />

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