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Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...

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confezioni con etichette riportanti le sue principali<br />

caratteristiche (la biomassa <strong>di</strong> origine, il contenuto<br />

<strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong> ceneri ecc.). Questo rappresenta<br />

un grande vantaggio rispetto agli altri biocombustibili<br />

(legna da ardere, cippato ecc.), per i<br />

quali è estremamente <strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduare e far<br />

rispettare delle norme qualitative, e quin<strong>di</strong>, con<br />

maggior rischio <strong>di</strong> incorrere in materiale <strong>di</strong> scarsa<br />

qualità (eccessiva umi<strong>di</strong>tà, impurità, mescolanza <strong>di</strong><br />

specie, contenuto in ceneri, pezzatura <strong>di</strong>somogenea<br />

ecc.). Dal punto <strong>di</strong> vista merceologico, quin<strong>di</strong>,<br />

il pellet si <strong>di</strong>stingue per l’omogeneità qualitativa e<br />

la trasparenza delle informazioni sulle caratteristiche<br />

fisico-chimiche in etichetta, avvicinandosi<br />

molto, in questi termini, a un combustibile fossile<br />

come il gasolio e rendendo “più facile” il passaggio<br />

dalle caldaie tra<strong>di</strong>zionali a quelle a pellet.<br />

• Flessibilità operativa nella produzione: un<br />

impianto <strong>di</strong> pellettizzazione può consentire <strong>di</strong><br />

sfruttare, in maniera ottimale, i <strong>di</strong>fferenti materiali<br />

ligno-cellulosici prodotti nell’arco dell’anno in un<br />

dato comprensorio o azienda agricola. <strong>Le</strong> fonti <strong>di</strong><br />

biomassa, infatti, siano esse <strong>colture</strong> <strong>de<strong>di</strong>cate</strong> o residui<br />

<strong>di</strong> attività agricole e/o forestali, si caratterizzano<br />

per una marcata stagionalità 4 , sono cioè <strong>di</strong>sponibili<br />

in massa in un dato periodo dell’anno e, in<br />

più, hanno caratteristiche chimico-fisiche estremamente<br />

<strong>di</strong>somogenee. Gli utenti, però, hanno l’esigenza<br />

<strong>di</strong> una fornitura continua e <strong>di</strong> omogenea<br />

qualità durante il periodo invernale, se non per<br />

l’intero anno. Questo sfalsamento tra produzione<br />

e domanda <strong>di</strong> biomassa rappresenta senz’altro una<br />

grande opportunità per il mercato del pellet, anche<br />

perché attraverso il processo produttivo è, in parte,<br />

possibile omogeneizzare alcuni parametri qualitativi<br />

(ad esempio, mischiando <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong><br />

biomassa) e migliorare la qualità chimico-fisica del<br />

prodotto finale.<br />

LE ESPERIENZE DEL PROGETTO BIOENERGY FARM<br />

Tab. 2 - Costi <strong>di</strong> riscaldamento con <strong>di</strong>versi combustibili*<br />

Prezzo me<strong>di</strong>o Vita me<strong>di</strong>a Quota annua Manutenzione Costo annuo Costo<br />

Tipo <strong>di</strong> combustibile <strong>di</strong> acquisto impianto impianto <strong>di</strong> ammortamento annua combustibile1 totale<br />

(euro) (anni) (euro) (euro) (euro) (euro)<br />

a b c d e c+d+e<br />

<strong>Le</strong>gna da ardere2 1.756,00 15 169,20 552,00 1.647,00 2.368,00<br />

<strong>Le</strong>gna da ardere3 3.501,00 15 337,30 552,00 1.235,00 2.125,00<br />

Pellets 4.544,00 15 437,90 154,00 1.587,00 2.180,00<br />

Gasolio 2.194,00 15 211,50 129,00 3.225,00 3.566,00<br />

Metano (gas naturale) 2.194,00 15 211,50 103,00 1.618,00 1.932,00<br />

GPL 2.075,00 15 200,00 103,00 3.809,00 4.112,00<br />

1 Il costo include l’IVA pari al 4% per le biomasse e al 20% per i combustibili <strong>di</strong> origine fossile.<br />

2 Impianto tra<strong>di</strong>zionale 3 Impianto ad alta efficienza * Fonte: Signorini, 2002.<br />

119<br />

• Convenienza economica: il pellet è senz’altro<br />

il più costoso dei biocombustibili ligno-cellulosici,<br />

ma il più alto prezzo viene giustificato da una serie<br />

<strong>di</strong> benefici, in gran parte già considerati, e cioè<br />

che: può essere utilizzato in moderne caldaie; ha<br />

un eccellente ren<strong>di</strong>mento termico; richiede poca<br />

manutenzione ed è <strong>di</strong> facile gestione. Difatti, lo<br />

smaltimento delle ceneri può essere effettuato una<br />

volta al mese e il carico del combustibile avviene<br />

molto saltuariamente se manuale (il carico del serbatoio<br />

affiancato alla caldaia avviene ogni 1-3 settimane),<br />

mentre con un deposito esterno <strong>di</strong> adeguata<br />

capacità, l’operazione può essere realizzata<br />

con autobotte anche una sola volta all’anno. Tutto<br />

ciò comporta un notevole risparmio in termini <strong>di</strong><br />

tempo rispetto, per esempio, alla gestione <strong>di</strong> caldaie<br />

alimentate a legna a pezzi.<br />

Per comparare i costi del riscaldamento domestico<br />

con <strong>di</strong>versi combustibili, Signorini (2002) ha<br />

ipotizzato un appartamento <strong>di</strong> circa 200 m 2 (per il<br />

quale è necessario installare un impianto termico <strong>di</strong><br />

potenza pari a circa 25.800 kcal/h, con utilizzo<br />

annuo <strong>di</strong> circa 900 ore). I dati riassunti nella tab.<br />

2, mettono in luce un costo annuo complessivo<br />

della caldaia a pellet del tutto comparabile con<br />

quello della caldaia a metano.<br />

Il mercato del pellet<br />

Questo tipo <strong>di</strong> combustibile, si è già affermato<br />

nel settore del riscaldamento domestico e per le<br />

caldaie <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>o-gran<strong>di</strong>, sia in Nord<br />

America che in Europa, e, tutt’ora, il mercato del<br />

pellet presenta una forte espansione (in Svezia, il<br />

più grande produttore mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> pellet <strong>di</strong> legno,<br />

la capacità produttiva è passata da 600.000 t/anno<br />

del 1998 a oltre 1.200.000 t/anno del 2002).<br />

Anche in Italia, negli ultimi anni, il commercio<br />

del pellet è cresciuto, tanto che oggi, il nostro Paese,

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