Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...
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2. <strong>Le</strong> <strong>colture</strong> da energia<br />
Enrico Bonari, Gianni Picchi, Werther Gui<strong>di</strong>, Emiliano Piccioni,<br />
Alejandro Fraga, Ricardo Villani - Laboratorio Land Lab, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa<br />
Marco Ginanni - <strong>Centro</strong> <strong>Inter<strong>di</strong>partimentale</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerche</strong> <strong>Agro</strong>ambientali “E. Avanzi”, Pisa<br />
Come in precedenza accennato, a partire dagli<br />
anni ottanta i Paesi industrializzati del mondo occidentale<br />
– e particolarmente quelli ricadenti nell’area<br />
della Comunità Economica Europea – hanno promosso<br />
e realizzato <strong>di</strong>versi progetti <strong>di</strong> ricerca nell’ambito<br />
<strong>di</strong> specifici programmi comunitari (ECLAIR,<br />
JOULE, ALTENER, AIR, FAIR) finalizzati allo stu<strong>di</strong>o<br />
delle <strong>colture</strong> agrarie come possibili fonti <strong>di</strong> biomassa<br />
per la produzione <strong>di</strong> energia e delle tecniche più<br />
adatte alla loro coltivazione; tra le varie linee <strong>di</strong><br />
ricerca seguite, una buona parte <strong>di</strong> queste riguarda<br />
le <strong>colture</strong> da biomassa lignocellulosica.<br />
Nell’ambito della realtà europea sono state stu<strong>di</strong>ate<br />
sino a oggi oltre trenta specie fra <strong>colture</strong> erbacee<br />
annuali e poliennali, arbustive e arboree impiegabili<br />
come cedui a turno breve in terreni agricoli.<br />
In particolare, in Italia sono state valutate <strong>di</strong>verse<br />
<strong>colture</strong> <strong>di</strong> possibile esclusivo impiego per la produzione<br />
<strong>di</strong> biomassa (in gran parte nell’ambito del<br />
progetto PRISCA del MiPA nella prima metà degli<br />
anni novanta), a cui possono essere aggiunte anche<br />
quelle, come ad esempio il mais o i cereali a paglia,<br />
che notoriamente sono in grado <strong>di</strong> produrre adeguate<br />
quantità <strong>di</strong> biomassa per unità <strong>di</strong> superficie,<br />
ma che per il momento interessano soprattutto per<br />
le tra<strong>di</strong>zionali destinazioni alimentari.<br />
Tra le specie erbacee annuali e poliennali inizialmente<br />
prese in considerazione figurano i sorghi<br />
Tab. 1 - <strong>Le</strong> <strong>colture</strong> da energia<br />
da fibra e quelli zuccherini (Sorghum bicolor L.,<br />
Moench), il kenaf (Hibiscus cannabinus L.), alcune<br />
falari<strong>di</strong> (Phalaris spp.), la kochia (Kochia scoparia<br />
Schrad.), il cardo (Cynara cardunculus L.), il<br />
miscanto (Miscanthus sinensis Anderss.), la canna<br />
comune (Arundo donax L.), il topinambur<br />
(Heliantus tuberosus L.) e il panico (Panicum virgatum<br />
L.). Tra le specie arboree coltivabili come<br />
ceduo a turno breve sono stati considerati i salici<br />
(Salix spp.), i pioppi (Populus spp.), la robinia<br />
(Robinia pseudoacacia L.) e gli eucalipti (Eucaliptus<br />
spp.) (tab. 1).<br />
Numerose ricerche realizzate su queste specie<br />
circa le caratteristiche bioagronomiche e produttive,<br />
nonché la relativa sperimentazione applicata sui<br />
principali aspetti della tecnica colturale, sono state<br />
condotte in prove <strong>di</strong> lungo periodo anche in alcune<br />
aree litoranee della Toscana, su terreni normalmente<br />
destinati ad accogliere or<strong>di</strong>namenti colturali<br />
tra<strong>di</strong>zionali del comparto cerealicolo-industriale<br />
e/o cerealicolo-zootecnico.<br />
I risultati già ottenuti hanno quin<strong>di</strong> permesso,<br />
nel corso dell’ultimo decennio, <strong>di</strong> circoscrivere<br />
progressivamente l’ambito della scelta delle specie<br />
più promettenti a quelle che per produttività, adattabilità<br />
o facilità <strong>di</strong> gestione risultavano essere le<br />
più idonee all’introduzione nei particolari ambienti<br />
pedoclimatici caratteristici della Toscana.<br />
• Tra le erbacee si <strong>di</strong>stinguono le annuali<br />
COLTURE ENERGETICHE (girasole, colza, kenaf, sorgo, topinambur ecc.)<br />
“Sono coltivazioni destinate a fornire biomassa e le poliennali (cardo, miscanto, canna ecc.)<br />
per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica e/o termica” • <strong>Le</strong> specie legnose (pioppo, salice, eucalipto, robinia ecc.)<br />
sono migliori per la qualità della biomassa e per la capacità<br />
<strong>di</strong> ricrescita dopo la ceduazione.