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Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...

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4. Il Progetto Bioenergy Farm<br />

Antonio Faini, Gianfranco Nocentini - ARSIA<br />

Enrico Bonari - Laboratorio Land Lab, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa<br />

L’ARSIA, su incarico della Direzione Generale<br />

Sviluppo Economico della Giunta Regionale della<br />

Toscana, ha inviato al MiPAF (Ministero per le<br />

Politiche Agricole e Forestali), nell’ambito del programma<br />

PROBIO (Programma Biocombustibili), il<br />

progetto Bioenergy Farm che, presentando azioni<br />

innovative e in linea con gli obiettivi dello stesso<br />

Programma, è stato approvato e finanziato per<br />

complessivi Euro 524.720,20, <strong>di</strong> cui Euro<br />

462.745,38 finanziati dal MiPAF (Programma<br />

PROBIO) e € 61.974,82 dalla Regione Toscana -<br />

Direzione Generale Politiche territoriali e ambientali<br />

- Area Energia.<br />

Il progetto ha promosso l’uso delle biomasse<br />

agroforestali per la produzione <strong>di</strong> energia termica<br />

attraverso l’effettuazione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>mostrative,<br />

formative e <strong>di</strong>vulgative, inserendosi nel quadro<br />

delle politiche energetiche dell’Unione Europea,<br />

che mirano alla riduzione della <strong>di</strong>pendenza dai<br />

combustibili fossili e al rispetto del Protocollo <strong>di</strong><br />

Kyoto. Per rispettare gli accor<strong>di</strong> previsti dal Protocollo<br />

<strong>di</strong> Kyoto (ridurre le emissioni globali <strong>di</strong> CO 2<br />

dell’8% entro il 2010), l’Unione Europea e gli Stati<br />

membri si sono, infatti, impegnati nel sostenere lo<br />

sviluppo delle fonti rinnovabili (sole, vento, geotermìa,<br />

energia idroelettrica, biomassa etc.), che<br />

rappresentano fonti energetiche rispettose dell’ambiente<br />

e, allo stesso tempo, importanti opportunità<br />

<strong>di</strong> occupazione e sviluppo dell’economia locale.<br />

A questo riguardo, il Piano Energetico Regionale<br />

(PER) della Toscana, attuazione della L.R. n.<br />

45/97 “Norme in materia <strong>di</strong> risorse energetiche”,<br />

persegue l’obiettivo <strong>di</strong> promuovere la riduzione<br />

dei consumi energetici, il contenimento dei fenomeni<br />

<strong>di</strong> inquinamento ambientale e lo sviluppo e la<br />

<strong>di</strong>ffusione delle fonti rinnovabili. Tra le energie<br />

rinnovabili, il Piano Energetico Regionale prevede<br />

anche l’utilizzo delle biomasse vegetali come com-<br />

bustibile per il riscaldamento, la produzione <strong>di</strong><br />

acqua calda sanitaria e l’energia elettrica.<br />

Considerato che in Toscana le biomasse vegetali<br />

risultano sfruttate in modo marginale, con il proprio<br />

Piano Energetico, la Regione intende favorire<br />

il massimo sviluppo <strong>di</strong> questa fonte energetica,<br />

promuovendo sia gli impianti cogenerativi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>o-gran<strong>di</strong>, sia quelli per produzione<br />

<strong>di</strong> solo calore e quin<strong>di</strong> anche <strong>di</strong> piccola “taglia”;<br />

lo sviluppo impiantistico ha interessanti prospettive,<br />

in quanto, da un’indagine conoscitiva condotta<br />

in ambito PER (Piano Energetico Regionale),<br />

risulterebbe una <strong>di</strong>sponibilità potenziale annua in<br />

Toscana <strong>di</strong> circa 805.000 tonnellate <strong>di</strong> biomassa<br />

agroforestale. Tali quantitativi <strong>di</strong> biomassa potrebbero<br />

aumentare notevolmente, poiché, a fronte<br />

delle ipotizzate nuove linee <strong>di</strong> Politica Agricola<br />

Comunitaria (PAC), ampie superfici attualmente<br />

interessate da <strong>colture</strong> erbacee potrebbero non aver<br />

più gli attuali sostegni economici alla produzione<br />

e, pertanto, gli operatori agricoli ricercheranno<br />

nuove alternative colturali, fra le quali, le <strong>colture</strong><br />

da biomassa energetica potranno avere buone prospettive<br />

<strong>di</strong> sviluppo.<br />

Pertanto, in riferimento agli in<strong>di</strong>rizzi della PAC,<br />

che tende a ridurre le eccedenze alimentari e a riaffermare<br />

il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella<br />

tutela del territorio, anche attraverso la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong><br />

processi produttivi sostenibili (come quelli destinati<br />

all’ottenimento <strong>di</strong> biomasse per uso energetico), e<br />

tenuto conto delle in<strong>di</strong>cazioni regionali inerenti la<br />

gestione del territorio e lo sviluppo <strong>di</strong> energie alternative,<br />

il progetto ha evidenziato la possibilità <strong>di</strong><br />

proporre, anche per l’agricoltura toscana, modelli <strong>di</strong><br />

“bioenergy farm”, caratterizzati da parziale o totale<br />

autosufficienza energetica, derivante dall’applicazione<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>namenti colturali parzialmente o totalmente<br />

alternativi a quelli tra<strong>di</strong>zionali.

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