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Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...

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COLTURE PER LA PRODUZIONE DI BIOMASSE AD USO ENERGETICO<br />

affinamento dello strato superficiale che potrebbe<br />

talvolta provocare la formazione della dannosa<br />

crosta superficiale.<br />

L’uso dei cloni <strong>di</strong> pioppo in Italia è regolamentato<br />

dal Registro Nazionale dei Cloni Forestali<br />

(RNCF) che registra e descrive le specie e le varietà<br />

<strong>di</strong> pioppo coltivabili a fini economici. Per commercializzare<br />

un clone, selezionato in base a determinate<br />

caratteristiche da enti pubblici o privati, è<br />

quin<strong>di</strong> necessario che questo sia iscritto, quantomeno<br />

in forma provvisoria, all’RNCF; va infine<br />

ricordato che la recente legislazione comunitaria in<br />

materia ha reso possibile coltivare cloni iscritti ai<br />

Registri nazionali <strong>di</strong> tutti gli Stati membri, ampliando<br />

<strong>di</strong> conseguenza le possibilità <strong>di</strong> scelta.<br />

La scelta del clone da utilizzare per l’impianto<br />

riveste ovviamente una gran<strong>di</strong>ssima importanza,<br />

dato che un buon adattamento del materiale genetico<br />

alle con<strong>di</strong>zioni pedoclimatiche del sito <strong>di</strong><br />

Fig. 2.12 - Principali<br />

caratteristiche dei cloni<br />

<strong>di</strong> pioppo iscritti al RNCF<br />

57<br />

impianto, oltre a garantire la massima produttività,<br />

evita le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress fisiologici, limitando la<br />

vulnerabilità della coltura nei confronti <strong>di</strong> avversità<br />

biotiche come crittogame, ruggini e insetti.<br />

Tra<strong>di</strong>zionalmente la pioppicoltura prevede la<br />

coltivazione <strong>di</strong> cloni selezionati per la produzione<br />

<strong>di</strong> tondame da lavoro, con densità <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong><br />

300-400 piante ha -1 e con turni <strong>di</strong> 9-12 anni in<br />

assenza totale <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento; questa tipologia <strong>di</strong><br />

impianto arboreo riveste tuttora una notevole<br />

importanza nel mercato italiano del legno, poiché<br />

fornisce dal 30 al 50% della produzione nazionale<br />

annua <strong>di</strong> tondame da lavoro pur interessando una<br />

superficie piuttosto limitata (circa 70-80.000 ettari)<br />

situata prevalentemente in Lombar<strong>di</strong>a, Piemonte<br />

ed Emilia Romagna. Solo recentemente è iniziata<br />

l’introduzione nel RNCF <strong>di</strong> cloni specifici, che si<br />

suppone siano più adatti al governo del ceduo a<br />

turno breve per la produzione <strong>di</strong> biomassa. È in

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