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Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...

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COLTURE PER LA PRODUZIONE DI BIOMASSE AD USO ENERGETICO<br />

<strong>di</strong> pianificazione e programmazione a livello regionale<br />

e provinciale – aspetto, questo, <strong>di</strong> particolare<br />

attualità alla luce della pre<strong>di</strong>sposizione in corso o<br />

appena compiuta dei Piani energetico-ambientali –<br />

attraverso i quali: 1) avviare una efficace espansione<br />

della base produttiva per ottimizzare l’approvvigionamento<br />

degli impianti <strong>di</strong> conversione; 2)<br />

rafforzare il potere contrattuale dei produttori; 3)<br />

programmare il rapporto “produzione <strong>di</strong> biomassa/necessità<br />

<strong>di</strong> approvvigionamento” in funzione<br />

<strong>di</strong> una scala <strong>di</strong> intervento sostenibile.<br />

Il legame tra territorio e filiera bioenergetica,<br />

peraltro messo in luce da numerose esperienze <strong>di</strong><br />

successo imperniate su <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong>strettuali, si<br />

basa primariamente sulla circolarità del processo<br />

produttivo: il “sistema biomasse” attinge dal territorio<br />

la materia prima, sia sotto forma <strong>di</strong> residui<br />

delle attività agricole e forestali e delle relative<br />

industrie <strong>di</strong> trasformazione, sia sotto forma <strong>di</strong> <strong>colture</strong><br />

<strong>de<strong>di</strong>cate</strong> alla esclusiva produzione <strong>di</strong> energia,<br />

e restituisce al territorio buona parte delle uscite<br />

FINALITÀ GENERALI: <strong>di</strong>fendere l’ambiente e ridurre la<br />

<strong>di</strong>pendenza energetica nel modo più economico possibile,<br />

ottenendo ricadute positive su occupazione,<br />

<strong>di</strong>fesa del territorio e sviluppo agricolo.<br />

FINALITÀ SPECIFICHE:<br />

A livello ambientale:<br />

• presenza dell’uomo sul territorio contrastando il<br />

degrado e l’abbandono;<br />

• contributo alla riduzione delle emissioni <strong>di</strong> CO2 e altri<br />

gas a effetto serra dell’or<strong>di</strong>ne del 3-4% al 2010-2012;<br />

• contributo alla riduzione <strong>di</strong> emissioni inquinanti nei<br />

gas <strong>di</strong> scarico in aree urbane e in altre situazioni critiche<br />

per il patrimonio artistico e culturale;<br />

• sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> agricoltura eco-compatibile,<br />

estensibili anche verso l’agricoltura alimentare;<br />

• recupero <strong>di</strong> energia rinnovabile dalle frazioni <strong>di</strong> residui<br />

e rifiuti non utilmente riciclabili in altre forme e<br />

riduzione dei volumi da smaltire in <strong>di</strong>scarica;<br />

• recupero delle qualità nutritive dei terreni agricoli e<br />

forestali tramite un graduale reintegro della sostanza<br />

organica <strong>di</strong>ssipata da decenni <strong>di</strong> agricoltura incoerente,<br />

con conseguente riduzione delle necessità <strong>di</strong><br />

input esterni.<br />

A livello socioeconomico:<br />

• valorizzazione dei benefici <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti nei confronti<br />

dell’uso dei combustibili fossili;<br />

• riduzione dei costi dei prodotti bioenergetici con la<br />

Fig. 1.8 - Finalità programmatiche del PNERB<br />

Tra gli obiettivi <strong>di</strong> maggior impatto dei Programmi<br />

Nazionali PNERB e PNVBAF sul settore agroforestale si<br />

citano i seguenti obiettivi:<br />

• portare a 8-10 Mtep/anno la produzione nazionale<br />

<strong>di</strong> energia dalle biomasse nel 2010-12;<br />

• incrementare nel breve termine la superficie delle<br />

<strong>colture</strong> <strong>de<strong>di</strong>cate</strong> fino a 200-250mila ettari e in tempi<br />

me<strong>di</strong>o-lunghi fino a 500-600mila ettari;<br />

• sviluppare filiere agroenergetiche per l’ottenimento<br />

<strong>di</strong> biocombustibili soli<strong>di</strong> destinati a usi elettrici e<br />

termici e <strong>di</strong> biocarburanti e biocombustibili liqui<strong>di</strong><br />

per l’autotrazione e il riscaldamento;<br />

• realizzare attività <strong>di</strong>mostrative e <strong>di</strong>vulgative che<br />

inducano Amministratori locali e impren<strong>di</strong>tori agricoli<br />

e industriali verso un ulteriore sviluppo delle<br />

bioenergie.<br />

Fig. 1.7 - Programmi nazionali a sostegno<br />

della produzione <strong>di</strong> biomasse a fini energetici<br />

prospettiva <strong>di</strong> renderli gradatamente competitivi con<br />

quelli “fossili”;<br />

• <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una cultura dell’ambiente e delle risorse<br />

naturali.<br />

A livello occupazionale:<br />

• mantenimento <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro in settori strategici<br />

e creazione <strong>di</strong> nuova occupazione a <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong><br />

qualificazione;<br />

• creazione <strong>di</strong> nuove figure professionali nel campo<br />

della bioenergia e nell’utilizzazione <strong>di</strong> biorisorse.<br />

A livello energetico-industriale:<br />

• contributo alla riduzione dell’uso <strong>di</strong> risorse fossili<br />

come previsto nel “Libro bianco” della Commissione<br />

Europea;<br />

• ampliamento della domanda <strong>di</strong> mezzi tecnici e servizi<br />

legati alla produzione e alla conversione energetica<br />

<strong>di</strong> biomasse;<br />

• sviluppo <strong>di</strong> know-how e tecnologie, anche in funzione<br />

delle interessanti prospettive <strong>di</strong> esportazione.<br />

A livello sanitario:<br />

• riduzione <strong>di</strong> tutte le emissioni tossiche per gli organismi<br />

viventi, causa <strong>di</strong> malattie più o meno gravi, e<br />

degli accumuli nell’ecosistema <strong>di</strong> sostanze non biodegradabili;<br />

• conseguente <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> prodotti agrari più sani;<br />

• riduzione dei costi sanitari.<br />

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