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Le colture dedicate - Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro ...

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64 QUADERNO ARSIA 6/2004<br />

plice ed economica; portata dal trattore è sostanzialmente<br />

costituita da una sega circolare applicabile<br />

al terzo punto posteriore del trattore (60 kW)<br />

a cui si affianca una speciale forca che opera il concentramento<br />

delle piante abbattute a bordo<br />

campo. Anch’essa è stata testata negli impianti<br />

sperimentali della pianura pisana rivelandosi molto<br />

efficace su piante mai ceduate prima, mentre ha<br />

<strong>di</strong>mostrato molti limiti e quin<strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> adeguamento<br />

su ceppaie espanse <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

tipiche degli impianti che hanno subito ripetute<br />

ceduazioni.<br />

In entrambi i casi il cantiere si completa poi con<br />

una cippatrice che sminuzza il materiale temporaneamente<br />

stoccato quando questo ha raggiunto<br />

un’umi<strong>di</strong>tà idonea (o quanto l’utente finale ne faccia<br />

richiesta).<br />

È evidente che, seppur teoricamente per la SRF<br />

un’alternativa alla raccolta totalmente meccanizzata<br />

è costituita anche dalla raccolta manuale, con<br />

motosega e le attrezzature forestali tra<strong>di</strong>zionali; in<br />

questo caso però i costi <strong>di</strong> raccolta appaiono del<br />

tutto improponibili.<br />

Nel caso <strong>di</strong> impianti gestiti a turni interme<strong>di</strong> (e<br />

comunque superiori a due anni), con popolamenti<br />

che presentino frequentemente <strong>di</strong>ametri all’altezza<br />

<strong>di</strong> taglio superiori a 9 cm, vista la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> impiego<br />

delle macchine e attrezzature prima ricordate<br />

potrebbe essere interessante ricorrere all’abbattimento<br />

semimeccanizzato, utilizzando appositi<br />

telai per motosega che consentono all’operatore <strong>di</strong><br />

mantenere sempre la posizione eretta e <strong>di</strong>rigere la<br />

caduta dei fusti mentre effettua il taglio.<br />

Come detto la SRF può essere raccolta in un<br />

periodo <strong>di</strong> tempo ristretto durante la stagione<br />

invernale. Per contro l’industria <strong>di</strong> conversione sia<br />

essa una centrale elettrica, una caldaia <strong>di</strong> tele-riscaldamento<br />

o un impianto <strong>di</strong> pellettizzazione, ha<br />

bisogno <strong>di</strong> armonizzare i carichi <strong>di</strong> lavoro e, quin<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong> utilizzare la biomassa per un periodo <strong>di</strong><br />

tempo più prolungato, se non per tutto l’anno. Ciò<br />

implica che la biomassa raccolta, sia essa cippato o<br />

fusti interi, debba essere necessariamente stoccata<br />

in attesa del suo utilizzo finale. A tale proposito i<br />

risultati della sperimentazione condotta nel nostro<br />

Paese hanno portato alle seguenti considerazioni:<br />

• a causa dell’elevato grado <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà iniziale il<br />

materiale cippato incorre in fenomeni <strong>di</strong> fermentazione<br />

spontanea che possono portare a perdere<br />

fino al 30% della s.s. della biomassa iniziale;<br />

• per ridurre le per<strong>di</strong>te lo stoccaggio deve essere<br />

realizzato in gran<strong>di</strong> cumuli, con cippato <strong>di</strong> pezzatura<br />

grande, possibilmente nel periodo estivo;<br />

così operando anche la conservazione all’a-<br />

22. Cippatura <strong>di</strong> cumuli <strong>di</strong> SRF <strong>di</strong> pioppo<br />

perto permette <strong>di</strong> limitare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> biomassa<br />

al 10% circa e <strong>di</strong> portare l’umi<strong>di</strong>tà a valori del<br />

20% e inferiori. Ottimale, ma <strong>di</strong>fficilmente praticabile,<br />

risulta comunque il ricovero sotto una<br />

tettoia e la <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tubi fessurati all’interno<br />

dei cumuli per accelerare l’essiccazione<br />

naturale. Nel periodo estivo può essere in ogni<br />

caso utile movimentare la massa per favorirne<br />

un omogeneo essiccamento;<br />

• lo stoccaggio <strong>di</strong> piante intere permette in ogni<br />

caso <strong>di</strong> ridurre le per<strong>di</strong>te per fermentazione,<br />

seppur compiuto nel periodo invernale e senza<br />

copertura; se eseguito correttamente le per<strong>di</strong>te<br />

<strong>di</strong> sostanza secca sono intorno al 3-4% della<br />

biomassa e l’umi<strong>di</strong>tà scende a valori inferiori al<br />

20% in circa tre mesi.<br />

Produttività e usi<br />

Come già detto, la produttività complessiva<br />

della SRF <strong>di</strong> pioppo <strong>di</strong>pende molto dal clone utilizzato,<br />

dalla fertilità del terreno, dalla <strong>di</strong>sponibilità<br />

idrica, dalla durata dell’impianto e dalla tecnica <strong>di</strong><br />

coltivazione e <strong>di</strong> utilizzazione dell’impianto.<br />

Sul piano della tecnica <strong>di</strong> gestione della coltura,<br />

l’elemento che maggiormente sembra con<strong>di</strong>zionare<br />

il risultato produttivo è senz’altro costituito dal<br />

ritmo dei tagli <strong>di</strong> utilizzazione.<br />

Prove condotte a Pisa per un periodo <strong>di</strong> otto<br />

anni, mettendo a confronto turni <strong>di</strong> taglio <strong>di</strong> uno,<br />

due e tre anni, hanno dato rispettivamente una produttività<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 11, 20 e 22 t ha -1 anno -1 <strong>di</strong><br />

s.s. (Bonari et al., 2004). Anche altri autori confermano<br />

le maggiori prestazioni produttive dei<br />

turni più lunghi (Herve e Ceulemans, 1996; Liesebach<br />

et al., 1999; Proe et al., 1999) ma va osservato<br />

che la mortalità al sesto anno delle ceppaie del

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