Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

l64 DEGLI EDIFIZI ETRUSCHI
Ed invero essi avevano, dice Festo ', libri rituali che
insegnavano con quali cerimonie si fabbricassero e sacras-
sero e queste, e le case, e gli altari, e le mura, e le porte. Plu-
tarco in Romolo ci narra che d Etruria fece quegli venire
persone le quali lo ammaestrarono di tali riti. Servio ^
ne insegna che i Toscani non credevano aver fabbri-
cato giusta città , se tre porte non aveva dedicate e
votive alle divinità loro , e tre templi di Giove , di Giu-
none e di Minerva . Vitruvio ^ a^sriunore che fuori delle
mura essi ponevano i templi di Venere, di Vulcano, di
Marte . di Cerere . Tutti narrano che facevano le case a
certa distanza del muro urbico dentro e fuori delle cit-
tà j e di questo vuoto spazio formavano il pomerio de-
terminato da cippi ^. Plinio ^ e lo stesso Vitruvio ^ ci fan
palese, che qualche volta di mattone e di calce fecero la
muraglia, e che lodatissime in questo genere furono le
mura d' Arezzo. E quando tutte queste testimonianze non
bastassero, ei basterebbe a confermarci quest'alta idea della
loro industria nel munire le città, il visitare pur solo Ces-
sa, Fiesole, Volterra mentovate di sopra, ed oltre ad esse
Perugia, Populonia, Roselle , ed altre che non diciamo.
Per ciò che si riferisce agli altri Edifizi, certo è che seppero
gli Etruschi molto ben fabbricarli or con sassi non legati
da cemento, ma stabiliti e fermi in virtù del peso e della
massa loro, ed ora per gli altri modi che passarono poscia
1 Alla voce Rituales. Veggasi an- 3 Lib. i, cap. xvii.
che Varrone de Lin. Lat. ,Cic. , 4 ^ ed. Liv. , lib. i, cap. xliv, e
de Divinai., 1. i, e Carminio presso Varrone, Op. cit., lib. vt.
Macrobio ( Salur., lib. V, cap. xix). 5 Ilist. Nat., lib. xxxv, cap. xiv.
3 Aeneid., lib. i, y. 426. 6 Lib 11, cap. viii.