Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

6'4 DEGLI EDIFIZI ETRUSCHI
re una parte allo scoperto per aver lume; non così del te-
studi nato. Da ciò pare che avesse dovuto rendersi oscuro il
luog^o; ma non era cosi, perchè, come avverte anche Vitru-
vio, i Cavedj testudinati si facevano dove non era grande
la tratta ', di maniera che coli' apertura che avevano nel
damanti restava l'interno sufficientemente illuminato.
Prima di questo mio scritto, e prima ancora delle da me
riportate giustissime osservazioni del Marquez circa lAtrio
degli Etruschi, era dal Lanzi invitato ognuno che amasse
r antichità figurata ad arrestarsi a quell" Edifizio con co-
lonne, ch'egli cliiama toscaniche e eh' io riporto alla Ta-
vola III di questa Ser. IV, e vedere se possa esser l.Xfrio,
così nominato da Adria città etrusca che lo inventò '. È
questo dunque il tempo ed il luogo opportuno a tale osser-
vazione, dalla quale potrà resultare che l'accennato edifi-
zio non può esser l'Atrio toscanico, perchè in 'utto l'esposto
di sopra non si è trovata mai fatta menzione di colonne
concorrenti alla composizione di un Atrio toscanico, e quan-
do anche le avessero usate i Toscani in siffatti Edifizi, vero
è che le colonne di quello non presentano idea venma di
toscanica architettura, come già nel mio primo ragionamen-
to di questa Ser. IV accennai. ÌNIa siccome da Vitruvio sap-
piamo che gli Atrii furono di genere vario, e de' quali egh
tratta, contandone cinque, così può 1' edifizio proposto in
esame dal Lanzi essere un Atrio, non però del genere etru-
sco, sebben si trovi sopra un monumento, che per tanti al-
tri rapporti per etrusco deliba tenersi.
Nomina Vitruvio il Cavedio toscano primo fra essi, quasi
1 Yitruv., llb- VI, cip. Ili, p. 23o. ii , p. ii6.
2 Lanzi , Sap^. di Liiig. elr., Tom.