Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

48 DEGLI EDIFIZI ETRUSCHI
assegnando a questo genere di fabbriche la specie areostila
prescrive che vi si adoprino travi nel cornicione ; mentre
altrove dice non esser possibile , che nelle specie areostile
si adoprino architravi né di pietra, né di marmo per il
lungo lor tratto. Questa è la ragione, cred' io, per cui man-
chiamo a' dì nostri di esempj di Tempj Toscani, ancorché
tanti ne siano tuttora superstiti e Dorici e Ionici e Co-
rintj e Compositi. Imperciocché le tra\i che ne compone-
vano il fronte con facilità infradiciavano; e dovendosi rie-
dificare, si pensò forse ad abbandonare quella imperfetta
costruzione attenendosi alle anzidette più stabih. Difatti anche
ai tempi di Vitruvio pare che tre soli fossero i Tempj
areostili alla Toscana ch'egli va rammentando, cioè quel di
Cesare nel Circo massimo, e quelli di Ercole nel teatro di
Pompeo e nel Campidoglio, nessuno de' quali esiste più.
Un' altra osservazione da farsi è la mancanza di triglifi
nei Tempj Toscani, di che ci assicura il Marquez: primieramente
perché essendo gl'intercolunni, come si é detto, di ol-
tre i tre diametri, non si può giustamente secondo lui adat-
tare la spartizione delle metope che si richiedon quadrate,
e dei triglifi che debbon corrispondere a perpendicolo so-
pra i sodi delle colonne; in seconda ragione perchè lo stesso
Vitruvio avveduto di ciò, non gli ha ordinati. In luogo di
tali ornamenti crede il prelodato Marquez che ali" intavolato,
che altrove ajjbiamo indicato col nome di antepagmenti,
fosse aggiunta la tenia che divide il fregio dall'architrave,
e che talvolta fossero in quello figure in bassorilievo all'
etrusca '.
Un altro insigne passo di Vitruvio d'importante dichiara-
1 Marquez, 1. cit , miai. 120, p. 122.