Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

RAGION AMEKTO III.
spettano piuttosto ad un dorico antico, ed a quello in fatti
che usarono i Toscani nei loro edifizi sacri, come già dis-
si nel mio primo e secondo ragionamento.
Un'altra qualità, che lo distingue come opera di tosca*
nica indole, è la simmetria o disposizione delle colonne me-
desime poste a gran distanza fra loro. Quest'uso totalmen-
te proprio del far toscanico manifestasi nelle opere etrusche
anche le meno antiche. Di esso dò un esempio alla Tavo-
la X di questa serie, dove Minosse assiso nel trono ha col-
loquio col giovine Teseo sul Minotauro, di cui calca la
testa col piede sinistro. Ivi le colonne son situate a gran
distanza le une dall altre , come i Toscani solevano, ma
queste come anche 1" ordine loro sono cose mendicate da
altre nazioni.
II "Marquez ha supposto di aver trovate queste medesime
toscaiiiche simnietrie negli Atrii o portichetti eretti anche
altrove fuori d'Etruria, e ne dà le misure che ha trovate
descritte nella famosa iscrizione antica Puteolana, già nota
anche al March. Maftei, e della quale tratterò in ultimo.
Riprendendo ora in esame le parole di Varrone, tro\iamo
questa espressione. Dopo che il ca^'edio si cominciò ad imi-
tare da altri, nomiìiossi atrio dagli Striati eh' eran To-
scani. Se prestiamo fede a questo scrittore (
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giacché altri
riferiscono varie etimologie di tal nome ) • , ne resulta
per necessità che non potendo essere gli Adriati inventori
parziali di un recinto qualunque, siccome ho di sopra ac-
cennato, dovettero esserlo di quel recinto o Cavedio parti-
colare che Vairone stesso descrive,- cioè di un recinto o
I \ ed. p. 56,