Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

RAGIONAMEMO I.
diiim sacrarum, che ognuno può intendere della maniera
Toscana usata nei sacri tempj . Oi'a io domando: un' urna
cineraria per quanto rispettata essa fosse, per quanto sacra,
ira ella perciò un tempio di Dei? Se non era, non dovea
neppure avere queir architettura che ai soli sacri tempj era
destinata. Non debbe dunque maravigliarsi il Ch. Vermi-
glioli se non vede nelle urne cineraiùe quell' architettuia
che nei soli tempj era usata.
Se non abbiamo sotto l'occhio esempi che corrispondano
alla maniera Toscana di Vitruvio, non abbiamo neppure
quelle fabbriche nelle quali egli ci addita che si poneva in
uso il fare dei Toscani. Non è dunque meraviglia se in
oggetti, che non furon tempj toscani, si videro usati gli or-
dini d' architettura che in Italia non furono se non se or-
dini Greci. Né il presunto Toscano poteva essere altro che
uno degli ordini Greci, e segnatamente il Dorico perchè
antico, ma con le modificazioni usate ne' tempj Toscani
come dicemmo, senza che ciò sia in contradizione alcuna
con Vitruvio. Prosegue il Ch. Autore che se l'ordine detto
Etrusco non è che un Dorico antico, è inutile di più sofisti-
care sopra le fabbriche degl'Itali antichi, ove si vede ora un
triglifo, ora una metopa, ora un uovolo, or altra greca mo^
danatura. Ammette egli frattanto che possano essere edifizi
del Greco stile più antico, fatti dagli Etruschi, e perciò a
buona ragione detti fabbriche etrusche; e brama che tali e
si chiari esempi debbano por fine alle contese che si son
fatte e si fan tuttavia, ma teme che presso alcuni non
termineranno giammai, se per essi non si pone un qualche
freno allo smoderato amore della propria nazione che gli
fa travedere e gli fa creder tutto nato con essa '. Più mo-
I Vermiglioli, 1. cit. , p. 6.
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