Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

SG DEGLI EDIFIZI ETniSCMI
fece risolvere il Paoli a cercare nei tempj Pestani un ordine
Etrusco diverso da quello che si vuole interpetrar da Vi-
Jruvio. Altri generi di colonne Doriche son pur indicati dal-
lo stesso Vitruvio, il quale assegna ad essi più svelte di-
mensioni; adaltatamente alle fabbriche dove sono impiegati,
j)OÌc!iò stabilisce che altra sia la gravità dell' architettura
con^eniente ai tempj degli dei, altra la sveltezza che può
usarsi nei portici e nelle fabbriche profane '.
Questi differenti generi di colonne Doriche fanno sup-
•pc>rre, e con gran fondamento al celebrato Marquez, che
anche quello fin qui detto ordine Toscano, altro non sia
che un. genere Dorico alquanto variato da'sopra descritti, e
spettante in particolar modo ai tempj fatti alla maniera to-
scana dei quali parla Vitruvio al cap. vn del iv libro della
sua architettura; poiché giudica esserne originato l'equivoco
dall' aver confuso gli ordini da Vitruvio chiamati gmera co-
lunmaruni, colle case o tempj aedes, nelle quali le disposi-
zioni tanto delle colonne, quanto degli ornamenti erano co-
si diverse da chiamarsi o Doriche, o Ioniche, o Corintie, op-
pure Toscane ^. Vitruvio infatti, come già ascoltammo dal
Galiani, non ha mai riconosciuto altri generi di colonne che
le Doriche, le Ioniche e le Corintie ^, benché abbia per al-
ti'o diversificato molte maniere di tempj. Osser\a dottamen-
te il prelodato Marquez, che Plinio ^ enumera quattro gene-
ri di colonne, aggiungendo le Toscane alle Doriche, loni-
1 Columnarum aiitcm proportio- litatem. Idem, lib. v, cap. ix,
nes, et sjnimetriae non eruiit p. ic)8.
rationihus iiidem, qnibus in ici- 2 ^Marquez, Ricerclie deHordii» Do-
cris aedibus scrìpsì : aliain enim rico, § xviii, num. loy, p. 109.
in Deorum templis dchent Ita- 3 Ved. p. 5.
bere gra^itatcìn, aliain in por- f\ Lib. xxxvi, cap. 28, p. ^55.
ticibus et catteris operibus subii-