Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute

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Festo, si trovano nelle fabbriche varie addizioni mancanti
ai semplici recinti di antichi popoli, ai quali fu pur dato
il nome di Atrii, ma per altro da meno antichi scrittori.
Possiamo dunque con qualche fondamento supporre, che le
mentovate addizioni agli antichi recinti sieno veramente di
toscana, e particolarmente adriatica invenzione, sulla qua-
le si aggirano le nostre investigazioni.
Alla invenzione dei Cavedj o Atrii è accaduto quello che
accade a tutte le altre , cioè di essere stata successivamen-
te soggetta a dei cambiamenti , mentre il primo di questi
annessi alla casa fu già il recinto, comune ai Greci come
ad altre nazioni. Quindi l'Atrio coperto del tutto cioè te-
studinato, o coperto d'intorno con apertura in mezzo cioè
displuviato , è di toscana invenzione come tentai di pro-
vare; a cui par che succedesse il corintio, cioè l'Atrio so-
stenuto da colonne, come pure il tetrastilo con colonne di
facciata ed isolato, ed altri di simil genere. Oltre questi
vennero in uso i portichetti e padiglioni , quali vediamo
non solo nei monumenti antichi, ma nelle n)oderne fabbri-
che tuttora mettersi in uso. Che questi portichetti anche
senza colonne, all'uso degli Atrii testudinati, sieno stati sem-
pre coerenti al genio toscano, lo manifestano da per se
stessi, vedendosene tuttora fuso nelle moderne fabbriche
sparse per le campagne toscane; riè raro è il vedervi ag-
giunti pilastri o colonne dove maggiore ampiezza lo richie-
da. Di simil fatta pare che sia quello, sotto il quale as-
siso Menelao riceve i Dioscuri , espresso nella Tav. X di
questa Serie, il quale se non si potrà determinare per Atrio
positivamente toscanico per le colonne aggiuntevi, neppure
potremo dirlo corintio se abbiamo riguardo ad esse, che