Monumenti etruschi o di etrusco nome - Warburg Institute
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24 DEGLI EDIFIZI ETRUSCHI<br />
sopra rordlii Toscano, vacillano perchè fondati sopra i già<br />
<strong>di</strong>sapprovati principi<br />
.<br />
Ponendo ormai termine all' esame <strong>di</strong> quanto fu scritto<br />
circa un positivo or<strong>di</strong>ne Toscano, e dagli Etruschi inven-<br />
tato, ch'io non credo mai esistito; restami ora da esaminare<br />
<strong>di</strong> qual genere sia l'architettura che si conosce sotto que-<br />
sto <strong>nome</strong>, e <strong>di</strong> cui dalle descrizioni vitruviane s'è tratto il<br />
<strong>di</strong>segno ch'esibisco alla Tavola i, e che tuttavia si conosce<br />
col <strong>nome</strong> d'or<strong>di</strong>ne Toscano.<br />
Da quanto apprendo dai più avveduti ed istruiti architetti,<br />
J30SSO <strong>di</strong>cliiarare esser quello un genere Dorico <strong>di</strong> architet-<br />
tura, usato particolarmente dai Toscani nell' e<strong>di</strong>ficare i loro<br />
tempi .<br />
^^^ esaminarlo con metodo mi parto dalla definizio-<br />
ne <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne, accennata già a pag. 8, intendendo cioè<br />
un composto <strong>di</strong> colonne, cornicione e pie<strong>di</strong>stallo con tutti gli<br />
altri suoi ornamenti. Tali appunto sono gli oggetti architetto-<br />
nici che formano il tutt' insieme del <strong>di</strong>segno posto alla Ta-<br />
vola I, che ora si vuole esaminare. Qui c'insegna l'istruitis-<br />
simo Mar uez ', che per <strong>di</strong>stribuire con metodo gli ornati<br />
che s'inventavano per l'abbellimento delle fabbriche, si pen-<br />
sò <strong>di</strong> ridurre le colonne co' loro ornamenti a certe deter-<br />
minate classi, ognuna delle quali portasse il proprio <strong>nome</strong>,<br />
e corrispondesse ad un <strong>di</strong>verso carattere; in<strong>di</strong> nacquero i<br />
nomi <strong>di</strong> Dorico, Ionico e Corintio significativi del carattere<br />
<strong>di</strong> ognmia delle tre classi, in cui si compresero tutti i suoi<br />
propri generi <strong>di</strong> ornamenti, e tutte le respettive simmetrie;<br />
a quella classe in cui spiccava il carattere <strong>di</strong> sodezza, si <strong>di</strong>e-<br />
de il <strong>nome</strong> <strong>di</strong> Dorico; a quella ove gli ornati erano deli-<br />
cati e gentili, si adattò il <strong>nome</strong> <strong>di</strong> Corintio; e a quella <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>o carattere il <strong>nome</strong> d'Ionico. L'essenza dunque <strong>di</strong> que-<br />
I Riceiclie dell" Or<strong>di</strong>ti Dorico, $ xxi, p. i33,