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Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice

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Intervista Dolz.qxp 05/04/2011 15.33 Pag<strong>in</strong>a 252<br />

252<br />

Il primo libro di <strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>II</strong> <strong>in</strong> Italia<br />

fu pubblicato dalle Edizioni Ares nell’ottobre<br />

del 1978. Ne La fede della Chiesa (pp.<br />

100, £ 2.000) si raccolsero tre <strong>in</strong>terventi<br />

del card. Wojtyla: un’<strong>in</strong>tervista apparsa su<br />

Studi cattolici, una conferenza tenuta nel<br />

1974 a Roma per il Centro romano di <strong>in</strong>contri<br />

sacerdotali, e quattro discorsi pronunciati<br />

per la festa del Corpus Dom<strong>in</strong>i a<br />

Cracovia (1976). Il volume, che andò subito<br />

esaurito, fu molto apprezzato dal Santo<br />

Padre che lo regalò per Natale ai dipendenti<br />

vaticani <strong>in</strong>sieme a un panettone.<br />

Cercando comunque di fare questi «riassunti impossibili»,<br />

che cosa ha lasciato alla Chiesa <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Paolo</strong> <strong>II</strong>?<br />

Ci la lasciato uno splendido tesoro di dottr<strong>in</strong>a e di<br />

esempio di carità pastorale. Del suo pontificato metterei<br />

<strong>in</strong> rilievo la sp<strong>in</strong>ta verso una nuova evangelizzazione<br />

attraverso la vita ord<strong>in</strong>aria, attraverso le persone<br />

attivamente presenti <strong>in</strong> tutti i campi dell’impegno<br />

umano, con un comportamento coerente con la fede.<br />

Forse per questo s’<strong>in</strong>tese molto bene con l’Opus<br />

Dei, il cui spirito è la santificazione e l’apostolato<br />

nella vita ord<strong>in</strong>aria...<br />

Devo chiarire che la venerazione e la gratitud<strong>in</strong>e dei<br />

fedeli dell’Opus Dei si estendono a tutti i Papi, per il<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>II</strong>, <strong>beato</strong><br />

lavoro che hanno svolto per il bene della Chiesa universale<br />

e perché tutti, da Pio X<strong>II</strong> a oggi, sono stati<br />

provvidenziali per lo sviluppo degli apostolati dell’Opus<br />

Dei. Con <strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>II</strong> c’è un particolare debito<br />

di gratitud<strong>in</strong>e, perché durante il suo pontificato ci<br />

sono stati eventi di speciale importanza per la storia<br />

dell’Opera, come l’erezione di questa parte della<br />

Chiesa <strong>in</strong> Prelatura personale, la beatificazione e la<br />

canonizzazione di san Josemaría o la creazione della<br />

Pontificia Università della Santa Croce. Senz’altro il<br />

Papa vedeva nell’Opera uno strumento efficace nella<br />

l<strong>in</strong>ea dell’evangelizzazione attraverso la vita ord<strong>in</strong>aria.<br />

Ma al tempo stesso direi che non ebbe una predilezione<br />

speciale per l’Opus Dei: <strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>II</strong> fu<br />

veramente il Papa di tutti, un padre sensibile ai carismi<br />

che lo Spirito Santo suscita. Penso che, con lui,<br />

milioni di persone si sono sentite «figli prediletti»; e<br />

con questa gioia e gratitud<strong>in</strong>e quotidiana hanno vissuto<br />

i fedeli dell’Opus Dei.<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>II</strong> conosceva l’Opus Dei da molto<br />

tempo?<br />

Durante il Concilio Vaticano <strong>II</strong> gli presentarono,<br />

nell’aula conciliare, don Álvaro del Portillo, ma dopo<br />

non ci furono altri contatti f<strong>in</strong>o a che nel 1971 il<br />

giovane card<strong>in</strong>ale di Cracovia, Karol Wojtyla, durante<br />

un S<strong>in</strong>odo dei vescovi a Roma, partecipò a<br />

una conferenza del card<strong>in</strong>al Höffner organizzata dal<br />

CRIS, Centro romano d’iIncontri sacerdotali, promosso<br />

da alcuni sacerdoti dell’Opus Dei. In quell’occasione<br />

gli chiesero un’<strong>in</strong>tervista sul sacerdozio<br />

per una pubblicazione del CRIS, perché era <strong>in</strong>teressante<br />

ascoltare la voce di un vescovo che subiva la<br />

tirannia comunista. Prese nota delle domande e, dopo<br />

alcune settimane, <strong>in</strong>viò trentun cartelle scritte a<br />

mano <strong>in</strong> polacco. All’<strong>in</strong>izio di ogni pag<strong>in</strong>a – era una<br />

carta di pessima qualità – aveva vergato una giaculatoria,<br />

Totus tuus, e alcuni versetti dalla sequenza<br />

dello Spirito Santo: Veni Sancte Spiritus… Dulce<br />

refrigerium… In labore requies… O lux beatissima…<br />

Reple cordis <strong>in</strong>tima…<br />

Di nuovo, nel 1974, il CRIS lo <strong>in</strong>vitò come relatore<br />

a un ciclo d’<strong>in</strong>contri su Esaltazione dell’uomo e sapienza<br />

cristiana. Il tema trattato dal card<strong>in</strong>al Wojtyla<br />

fu L’evangelizzazione e l’uomo <strong>in</strong>teriore. Fu un<br />

discorso di grande profondità con un riferimento f<strong>in</strong>ale<br />

all’espressione con cui mons. Escrivá <strong>in</strong>dicava<br />

la via per plasmare sulla terra la pace di Cristo:<br />

«Santificare il lavoro, santificarsi nel lavoro e santificare<br />

con il lavoro». Il testo venne poi pubblicato<br />

<strong>in</strong> un libro <strong>in</strong>sieme ad altri <strong>in</strong>terventi di Wojtyla 1 .<br />

Nei primi tempi del suo pontificato, <strong>Giovanni</strong> <strong>Paolo</strong><br />

<strong>II</strong> era solito regalare quel libro ai suoi visitatori.<br />

Quattro anni più tardi il card<strong>in</strong>al Wojtyla venne a<br />

Villa Tevere, sede centrale dell’Opus Dei, a pranzo<br />

con don Álvaro. Fu un momento molto amichevole.<br />

Dopo, quando andammo a fare la visita al Santissimo<br />

Sacramento, il card<strong>in</strong>ale s’<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiò su un <strong>in</strong>-

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