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Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice

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Fanzaga Paradiso.qxp 06/04/2011 15.47 Pag<strong>in</strong>a 277<br />

Beato Angelico, Cristo nel Limbo, affresco del 1450 circa, custodito<br />

nella cella numero 31 del Museo del Convento di San<br />

Marco, a Firenze.<br />

se poi ne avesse abolito l’esistenza<br />

stessa, svuotandolo. Non vi è<br />

dubbio che il sangue di Cristo abbia<br />

redento gli esseri umani di<br />

tutti i tempi: ne sarebbe bastata<br />

una sola goccia, come recita la<br />

grande tradizione spirituale. La<br />

div<strong>in</strong>a misericordia è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita, ma<br />

l’uomo la può rifiutare: dall’orig<strong>in</strong>e<br />

della storia dell’umanità f<strong>in</strong>o<br />

al suo compimento la libertà<br />

umana ha la possibilità di decidersi<br />

per la salvezza o per la perdizione.<br />

Gesù è sceso nel soggiorno dei<br />

morti, che la Sacra Scrittura chiama<br />

Shéol, per liberare quelle anime<br />

che si trovavano prive della<br />

visione di Dio (Sal 6, 6; 88, 11-<br />

13). «Tale <strong>in</strong>fatti è, nell’attesa del<br />

Redentore, la sorte di tutti i morti,<br />

cattivi o giusti» (cfr Sal 89, 49;<br />

1 Sam 28, 19; Ez 32, 17-32); il<br />

che non vuol dire che la loro sorte<br />

sia identica, come mostra Gesù<br />

nella p<strong>arabo</strong>la del povero Lazzaro,<br />

accolto “nel seno di Abramo”<br />

(cfr Lc 16, 22-26). “Furono appunto<br />

le anime di questi giusti <strong>in</strong><br />

attesa del Cristo a essere liberate<br />

da Gesù stesso disceso all’Inferno”<br />

(Catechismo Romano 1, 6,<br />

3). Gesù non è disceso agli Inferi<br />

per liberare i dannati, né per distruggere<br />

l’Inferno della dannazione,<br />

ma per liberare i giusti che<br />

l’avevano preceduto» (CCC<br />

633). L’Inferno dei dannati è,<br />

dunque, una situazione eterna di<br />

perdizione per i demoni e le anime<br />

che vi si trovano.<br />

Partecipi<br />

della Redenzione<br />

Esso è radicalmente diverso dagli<br />

Inferi (o Inferno), dove si trovano<br />

i giusti <strong>in</strong> attesa della redenzione.<br />

Anche questo viene collocato<br />

nelle regioni <strong>in</strong>feriori della terra,<br />

ma come un «lembo» esterno (da<br />

qui viene l’espressione Limbo<br />

dei padri). Dopo che Gesù ha annunciato<br />

la Buona Novella anche<br />

ai morti (1 Pt 4, 6), liberando le<br />

anime dei giusti e portandole <strong>in</strong><br />

Paradiso, il Limbo dei Padri ha<br />

cessato di esistere. Dopo la Passione<br />

e la morte di nostro Signore<br />

Gesù Cristo «coloro che<br />

muoiono nella grazia e nell’amicizia<br />

di Dio e che sono perfettamente<br />

purificati vivono per sempre<br />

con Cristo. Sono per sempre<br />

simili a Dio, perché lo vedono<br />

“così come egli è” (1 Gv3, 2),<br />

«faccia a faccia» (1 Cor 13, 12)»<br />

(CCC 1023).<br />

La morte di Gesù <strong>in</strong> croce ha<br />

prodotto il mirabile effetto di<br />

porre f<strong>in</strong>e al lungo esilio delle<br />

anime dei giusti, private della visione<br />

di Dio a causa del peccato<br />

orig<strong>in</strong>ale. Il Figlio di Dio, con la<br />

sua anima e div<strong>in</strong>ità, è sceso a<br />

visitare «quelli che siedono nelle<br />

tenebre e nell’ombra di morte.<br />

Dio e il Figlio vanno a liberare<br />

dalle sofferenze Adamo ed Eva,<br />

che si trovavano <strong>in</strong> prigione»<br />

(Antica Omelia sul Sabato Santo).<br />

Il Paradiso perduto non è più<br />

un rimpianto, la meravigliosa<br />

realtà è il nuovo Paradiso con<br />

Gesù: «La discesa agli Inferi è il<br />

pieno compimento dell’annunzio<br />

evangelico della salvezza. È la<br />

fase ultima della missione messianica<br />

di Gesù, fase condensata<br />

nel tempo, ma immensamente<br />

ampia nel suo reale significato di<br />

estensione dell’opera redentrice<br />

a tutti gli uom<strong>in</strong>i di tutti i tempi<br />

e di tutti i luoghi, perché tutti coloro<br />

i quali sono salvati, sono<br />

stati resi partecipi della redenzione»<br />

(CCC 634).<br />

Il Paradiso che l’antico Adamo<br />

aveva perduto è stato riacquistato<br />

dal nuovo Adamo. La riconquista<br />

è avvenuta a caro prezzo. La<br />

grandezza <strong>in</strong>concepibile del dono<br />

la si può comprendere nella luce<br />

di Cristo risorto, grazie al quale<br />

abbiamo accesso al Padre, «figli<br />

nel Figlio».<br />

Livio Fanzaga<br />

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