Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice
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Scopelliti Shomali.qxp 06/04/2011 9.29 Pag<strong>in</strong>a 284<br />
284<br />
CHIESA<br />
Medioriente: la speranza dei cristiani<br />
Colloquio con mons. William Shomali<br />
Mons. William Shomali è nato a Beit-Sahour (Palest<strong>in</strong>a) il 15 maggio 1950. Ord<strong>in</strong>ato<br />
sacerdote il 24 giugno 1972 nella co-concattedrale di Gerusalemme da<br />
S.B. il patriarca Giacomo Giuseppe Beltritti, è stato parroco a Shatana <strong>in</strong> Giordania,<br />
dove all’Università di Yarmouk ha conseguito la licenza <strong>in</strong> Letteratura<br />
<strong>in</strong>glese. Nel 1989 ha conseguito il Dottorato presso l’Ateneo di Sant’Anselmo<br />
a Roma. Nel 1998 è stato nom<strong>in</strong>ato prima economo e poi cancelliere del Patriarcato<br />
lat<strong>in</strong>o e dal 2005 al 2009 è stato anche rettore del Sem<strong>in</strong>ario patriarcale<br />
di Beit Jala. Ord<strong>in</strong>ato vescovo ausiliare del patriarca lat<strong>in</strong>o di Gerusalemme,<br />
Fouad Twal, il 27 maggio 2010 viene consacrato a Betlemme. Parla<br />
<strong>arabo</strong>, <strong>in</strong>glese, italiano, francese e conosce lo spagnolo, il tedesco e l’ebraico.<br />
«Eccellenza, come i primi cristiani<br />
anche oggi i seguaci di Cristo stanno<br />
vivendo, <strong>in</strong> tutto il Medio<br />
Oriente, un periodo di persecuzioni.<br />
Che cosa si può fare realmente?».<br />
«Non si può assolutamente<br />
parlare di persecuzione sistematica<br />
contro i cristiani nel Medio Oriente.<br />
Di difficoltà d’ord<strong>in</strong>e religioso,<br />
politico, economico, sì. Di una<br />
mancanza di libertà di coscienza,<br />
questo sì. In queste terre dom<strong>in</strong>ate<br />
dall’islàm, un musulmano non può<br />
convertirsi a un’altra fede. Deve rimanere<br />
tale, perché la sua religione<br />
contiene la verità, mentre nelle altre<br />
ci sono errori e non si può scegliere<br />
l’errore al posto della verità.<br />
Al contrario, gli altri credenti sono<br />
sollecitati a entrare nell’islàm che<br />
pratica molto il proselitismo chiamato<br />
<strong>in</strong> <strong>arabo</strong>: al dawa, ciò che noi<br />
chiamiamo, servatis servandis, la<br />
missione. Nel recente passato, il<br />
term<strong>in</strong>e libertà di coscienza era un<br />
tabù per l’islàm. Dopo averne trattato<br />
esplicitamente nel S<strong>in</strong>odo sul<br />
Medio Oriente, il term<strong>in</strong>e com<strong>in</strong>cia<br />
timidamente a essere utilizzato, a<br />
partire dal Libano, <strong>in</strong> relazione ai<br />
diritti umani. Ma occorrerà molto<br />
tempo, prima di acquisire questo<br />
diritto nei Paesi islamici».<br />
Mons. William Shomali ci riceve<br />
nel suo studio al primo piano del<br />
palazzo del Patriarcato lat<strong>in</strong>o di<br />
Gerusalemme. È il vescovo ausiliare<br />
di mons. Fouad Twal. Conosce<br />
molto bene la «macch<strong>in</strong>a»<br />
della Chiesa che è <strong>in</strong> Gerusalemme.<br />
Prima di diventare vescovo è<br />
stato, <strong>in</strong>fatti, cancelliere del Patriarcato,<br />
<strong>in</strong>segnante e poi rettore<br />
del Sem<strong>in</strong>ario lat<strong>in</strong>o. È un uomo<br />
allegro, che sa sdrammatizzare,<br />
al momento opportuno, le situazioni<br />
più difficili. Da poco è rientrato<br />
dal Libano, dove con<br />
quaranta sacerdoti ha affrontato,<br />
per una settimana, le varie problematiche<br />
emerse dal recente<br />
S<strong>in</strong>odo dei vescovi per il Medio<br />
Oriente. «Abbiamo fatto», dice,<br />
«un buon lavoro. Ora dobbiamo<br />
trasmettere ai fedeli quello che è<br />
stato discusso. Non sarà facile,<br />
ma sono fiducioso».<br />
La mappa della<br />
libertà religiosa<br />
Sulla sua scrivania, stracolma di<br />
cartell<strong>in</strong>e, libri e vari documenti, ci<br />
sono due fotografie, una vecchia e<br />
una più recente. Immortalano entrambe<br />
il palazzo del Patriarcato e<br />
mettono <strong>in</strong> evidenza i lavori di ampliamento<br />
che sono stati fatti nel<br />
corso degli anni. «Vede», sottol<strong>in</strong>ea,<br />
«il lavoro aumenta e noi dobbiamo<br />
essere sempre pronti ad ac-<br />
<strong>Mondo</strong> <strong>arabo</strong> <strong>in</strong> <strong>rivolta</strong><br />
cogliere i fratelli che quotidianamente<br />
bussano alla nostra porta».<br />
Ma Eccellenza, esiste la libertà<br />
religiosa <strong>in</strong> Israele e <strong>in</strong> qualche altro<br />
Paese del Medio Oriente?<br />
Esiste la libertà della pratica religiosa<br />
<strong>in</strong> molti Paesi arabi e islamici<br />
del Medio Oriente e del Nord<br />
Africa, anche se con qualche differenza.<br />
È completa <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a,<br />
Giordania, Israele, Siria, Libano e<br />
negli Emirati arabi uniti. È ridotta<br />
<strong>in</strong> Egitto (prima della cosiddetta<br />
«rivoluzione bianca» dei giorni<br />
scorsi), nel Nord Africa, Iran e<br />
Turchia. Non esiste per niente <strong>in</strong><br />
Arabia Saudita. Nel Sudan c’era<br />
una situazione particolare f<strong>in</strong>o al<br />
referendum che ha sancito l’autonomia<br />
del Sud. Di persecuzione si<br />
può parlare <strong>in</strong> due casi: il massacro<br />
della Chiesa siro-cattolica di<br />
Baghdad e tra i copti di Alessandria<br />
d’Egitto. Ma bisogna dist<strong>in</strong>guere:<br />
il massacro è stato perpetrato<br />
non con la benedizione del<br />
potere e ce lo auguriamo f<strong>in</strong>o a<br />
prova contraria, ma da fazioni<br />
fondamentalistiche che fanno<br />
paura allo Stato stesso e che hanno<br />
anche ucciso altri musulmani<br />
sia sciiti sia sunniti. Si tratta di fazioni<br />
affiliate ad Al Qaeda.<br />
Perseguitati<br />
ridotti al silenzio?<br />
Non le sembra che i cristiani abbiano<br />
scelto il silenzio pur di salvarsi<br />
dalle persecuzioni?<br />
La situazione non è sempre così.<br />
Per esempio nel Sudan meridionale,<br />
i cristiani hanno scelto di ribellarsi<br />
al Nord e sono riusciti a ottenere<br />
l’autonomia dopo il sacrificio