Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice

Pansa-Capeder+cruciverba.qxp 06/04/2011 10.40 Pagina 300
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na rappresenta il segno della propria
femminilità ed esposte alla
gogna, fatte sfilare nude e con la
testa rasata, spesso imbrattata di
catrame, in mezzo a una folla che
le colpiva e le insultava, finché
per molte la morte fu una liberazione.
Eppure anche nei loro confronti
la realtà fu tradita: basti l’esempio
di Alberto Bevilacqua, che
inventò una perfida torturatrice
di uomini presentata come prototipo
delle Ausiliarie; la chiamò
«Rosellina l’Infame» e le attribuì
ogni sorta di nefandezze, fingendosi
portatore di verità dalle quali
trasse vantaggi per la sua carriera
di scrittore «di sinistra».
Qualcuna sopravvisse, e Pansa
aggiunge alle altre storie, da p.
339 a 345, l’atroce vicenda della
genovese Adriana Origone, che
sopravvisse nonostante le torture
subìte durate giorni lunghissimi,
in cui nulla le fu risparmiato.
Lasciata agonizzante e salvata in
extremis, si sposò ed ebbe una
figlia, che non poté allattare perché
il suo seno era stato distrutto.
Non fu chiamata in giudizio: infatti
nessuna accusa esisteva contro
di lei e fu dimenticata, certo
per evitare che raccontasse le torture
subìte, mentre quelli che
avevano sfogato su di lei la loro
ferocia si salvarono dalla giustizia
umana, forse non da quella
divina.
Quali maestri?
La lettura de I vinti non dimenticano
è dolorosissima, eppure necessaria,
perché per poter giudicare
il nostro presente si deve conoscere
la verità sul passato, dal
quale provengono molti tra quelli
che fino a oggi hanno continuato
a detenere il potere, e che
si arrogano il diritto di rivolgerci
nobili appelli di saggezza e pace
e tolleranza; è giusto che anche
nei loro confronti «i vinti non dimentichino».
Del resto, solo se
siamo correttamente informati
possiamo tentare di prevenire il
ripetersi del male ormai venuto
alla luce, che già negli «anni di
piombo» aveva cercato di ripresentarsi
con le stesse ideologie di
allora e con i medesimi sistemi.
Mentre si legge, per l’istintiva
condivisione con lo strazio delle
vittime torna alla mente la domanda
di Farinata degli Uberti:
«e se non piangi, di che pianger
suoli?».
Certo, dopo l’incontro con il
dramma di Farinata, l’Alighieri
pensava di avere toccato il fondo
delle umane nequizie: Pansa, con
la propria denuncia, ci ha offerto
immensa materia per inorridire
ulteriormente.
Studi Cattolici di novembre 2009
ha pubblicato alle pp. 807- 808,
nella rubrica «Libri & libri», la
recensione di Marco Molteni del
volume di 614 pp., edito lo scorso
anno da Il Mulino di Bologna,
in cui Luca Baldissara e Paolo
Pezzino raccontano con dovizia
di particolari la più indagata strage
nazista denominata «di Marzabotto»,
che in realtà coinvolse
tutto il circostante Monte Sole.
Tale opera appare singolare, perché
per la prima volta affaccia
dubbi sulla reale efficacia delle
imboscate che produssero infinito
strazio a quelle popolazioni,
ritenute dai tedeschi conniventi
con i partigiani della «Stella Rossa»
che operavano nei medesimi
luoghi, gli stessi che dopo averli
sfruttati per ottenere rifugio e cibo
non fecero nulla per difenderli,
abbandonandoli alla sorte più
crudele.
Ci si potrebbe chiedere: un testo
pubblicato da un editore notoriamente
di sinistra inizia ad avvalorare
la tesi di Buscaroli e di
Pansa? Forse qualcosa si sta
muovendo davvero anche dall’altra
parte.
Armanda Capeder
1 Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano.
Crimini ignorati della nostra guerra
civile, Rizzoli, Milano 2010, pp. 462,
euro 19,50.
CRUCIVERBA
ORIZZONTALI: 1 «I vigliacchi
d’Italia e Xxxxxxxxxxx» (Carducci,
Idillio maremmano). - 12 Una
laurea. - 21 Foto di «interni». - 22
L’amico xxxxxxxxx, romanzo di
Fred Uhlmann. - 23 Non previste. -
24 Uno dei gas dell’atmosfera (etimologicamente
= straniero). - 26
Iovis Xxxxxx : epiteto di Giove che
«conferiva la forza di resistere in
battaglia». - 27 Nota musicale. - 28
Gli xxx e gli altri. - 29 Mitologico
mostruoso ladrone che fu ucciso da
Ercole a colpi di clava. - 30 La meta
di tutti i nodi. - 31 «Vill’Xxxxxxx
al sommo dell’ascesa» (Guido Gozzano).
- 34 «Tanto è amara che xxxx
è più morte» (Inferno I). - 35 La Camera
alta. - 36 Il padre di Lavinia. -
37 Xxxx Lugosi, il primo Dracula
dello schermo. - 38 Un corpo delle
Forze Armate. - 39 Palermo. - 41
Lord e poeta inglese: Don Juan. -
42 Tiro alla xxxx. - 43 Città della
Spagna meridionale. - 44 The Xxx
Race, film con Tony Curtis (tit. it.
Ragazzi di provincia, 1960). - 45
Villaggio turco che fu la capitale
dell’impero dei Bagratidi dal 946 al
1046. - 46 Un capolavoro di Euripide.
- 48 Il xxxxxx immaginario di
Molière. - 49 Xxxx Lancaster, attore.
- 50 Nega. - 51 «La morte è
quello / che di cotanta xxxxx oggi
m’avanza» (Leopardi). - 52 Ivanoe
Xxxxxx, capo del Governo nel cruciale
1922. - 53 Il poeta dell’Aminta.
- 54 Xxxxx della Francesca. - 55
«... m’avea mostrato per lo suo
xxxxxx / più lune già...» (Inferno
XXXIII). - 56 Xxxxxx Eden di Jack
London. - 57 «... quivi germoglia
come gran di xxxxxx» (Inferno
XV). - 59 Pieve di Xxxxxx, città natale
di Andrea Zanzotto. - 60 Misura
la ricchezza di una nazione. - 61
Padre di Eteocle. - 62 Maria
Xxxxxx, grande soprano. - 63 Xxxx