Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice

Tabet.qxp 05/04/2011 12.06 Pagina 244
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Michelangelo
Tábet
Una lettura della
Verbum Domini
A
circa 45 anni da quando l’assemblea
conciliare convocata da Giovanni XXIII
pubblicava uno dei suoi documenti più significativi,
la cost. dogm. Dei Verbum sulla divina Rivelazione
(= DV), un altro documento sulla Parola di Dio, l’Esortazione
apostolica postsinodale Verbum Domini
(= VD) 1 , è venuto a illuminare questa realtà. Benché
fosse stata presentata l’11 novembre 2010, porta come
data ufficiale il 30 settembre, memoria di san Girolamo;
data sicuramente scelta in riconoscenza al
Doctor Maximus in exponendis Sacrae Scripturae, titolo
con cui il santo dalmata è celebrato e venerato.
Il contesto storico
È opportuno osservare che dopo la Dei Verbum non
erano mancate ampie e importanti riflessioni eccle-
La Parola
di Dio
nella Chiesa
& per il mondo
È trascorso quasi mezzo secolo da quando il Concilio Vaticano II promulgò
la costituzione dogmatica Dei Verbum, sulla divina Rivelazione. Da allora
abbiamo assistito a un utilizzo molto maggiore della Sacra Scrittura,
sia nella liturgia, sia nella predicazione, sia negli studi. Ma il tempo è passato
lasciando cambiamenti sociali di enorme incidenza, e i vescovi di tutta
la Chiesa hanno sentito l’urgenza di ripensare e attualizzare il rapporto
tra pastorale e Parola di Dio. Ciò è stato fatto nella XII Assemblea generale
ordinaria del Sinodo dei vescovi (5-26 ottobre 2008), i cui lavori hanno
dato luogo all’esortazione postsinodale Verbum Domini di Benedetto
XVI (30 settembre 2010). Il Papa stesso ha definito questo documento
una «sinfonia della Parola». Di questa «sinfonia», il professor Michelangelo
Tábet, ordinario di Esegesi dell’Antico Testamento e di Ermeneutica biblica
nella Pontificia Università della Santa Croce, offre una magistrale
«esecuzione» interpretativa.
siali sulla Parola di Dio e in particolare sulla sacra
Scrittura. In àmbito magisteriale c’erano stati interventi
di grande rilievo, quali il celebre discorso pronunciato
da Giovanni Paolo II, De tout coeur (23
aprile 1993), in occasione del centenario dell’enciclica
Providentissimus Deus e il cinquantenario della
Divino afflante Spiritu, le due più importanti encicliche
bibliche finora pubblicate 2 , così come i diversi
interventi di Benedetto XVI fin dall’inizio del suo
pontificato, in particolare quelli pronunciati durante
il Sinodo dei vescovi del 2008 3 . Si potrebbe aggiungere
la sua opera in tre volumi Gesù di Nazaret, due
dei quali già apparsi, la cui rilevanza programmatica
è indicata con precisione nel prologo del primo volume.
In àmbito teologico-biblico esistevano anche,
nel contesto in cui parliamo, alcuni importanti documenti
della Pontificia Commissione Biblica, quali
soprattutto L’interpretazione della Bibbia nella
Chiesa (1993) e Il popolo ebraico e le sue Sacre