Giovanni Paolo II, beato Mondo arabo in rivolta ... - Aracne editrice
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Fanzaga Paradiso.qxp 06/04/2011 15.47 Pag<strong>in</strong>a 274<br />
274<br />
CATECHESI<br />
Dalla Croce il Paradiso<br />
(R. C.) Il Paradiso perduto dai progenitori viene riconquistato al prezzo del<br />
sacrificio di Gesù, il Figlio di Dio, grazie al quale tutti noi «abbiamo accesso<br />
al Padre, “figli nel Figlio”», nell’eternità celeste. «La grandezza <strong>in</strong>concepibile<br />
del dono» ricevuto con la Croce, la si può comprendere nella luce<br />
stessa, umanamente <strong>in</strong>calcolabile, abbagliante, limpida e viva del Cristo risorto.<br />
La catechesi pasquale che segue è tratta dai capitoli sedici e diciassette<br />
del recente volume Il Paradiso scritto per Ares da padre Livio Fanzaga<br />
(Milano 2011, pp. 192, € 16, collana «Emmaus» di spiritualità). ll direttore<br />
di Radio Maria ha dedicato a questo lavoro, a partire dal 14 marzo<br />
2011, trentuno lezioni via etere, tante quanti sono i capitoli del libro.<br />
Il dono del Paradiso è strettamente<br />
connesso al mistero della Croce.<br />
Si tratta di uno dei passaggi<br />
più commoventi dei Vangeli. Nel<br />
momento <strong>in</strong> cui il mondo <strong>in</strong>credulo<br />
oltraggia e deride Gesù <strong>in</strong> croce,<br />
Egli promette il Paradiso a uno<br />
dei ladroni crocifissi con lui. Si<br />
tratta di un evento decisivo nella<br />
storia dell’umanità, che capovolge<br />
la situazione di perdizione nella<br />
quale gemeva f<strong>in</strong> dalle orig<strong>in</strong>i.<br />
«Quando giunsero sul luogo<br />
chiamato Cranio, vi crocifissero<br />
lui e i due malfattori, uno a destra<br />
e l’altro a s<strong>in</strong>istra. Gesù diceva:<br />
“Padre, perdona loro perché<br />
non sanno quello che fanno”.<br />
Poi dividendo le sue vesti le<br />
tirarono a sorte. Il popolo stava a<br />
vedere; i capi <strong>in</strong>vece lo deridevano<br />
dicendo: “Ha salvato gli<br />
altri! Salvi sé stesso, se lui è il<br />
Cristo di Dio, l’eletto”. Anche i<br />
soldati lo deridevano, gli si accostavano<br />
per porgergli dell’aceto<br />
e dicevano: “Se tu sei il re<br />
dei Giudei, salva te stesso”...<br />
Uno dei malfattori appesi alla<br />
croce lo <strong>in</strong>sultava: “Non sei tu il<br />
Cristo? Salva te stesso e noi!”.<br />
L’altro <strong>in</strong>vece lo rimproverava<br />
dicendo: “Non hai alcun timore<br />
di Dio, tu che sei condannato alla<br />
stessa pena? Noi giustamente,<br />
perché riceviamo quello che ab-<br />
biamo meritato per le nostre<br />
azioni; egli <strong>in</strong>vece non ha fatto<br />
nulla di male”. E disse: “Gesù,<br />
ricordati di me quando sarai nel<br />
tuo Regno”. Gli rispose: “In verità<br />
io ti dico: oggi con me sarai<br />
nel Paradiso”» (Lc 23, 33-43).<br />
In questo quadro mirabile è s<strong>in</strong>tetizzata<br />
l’opera della redenzione:<br />
chi l’ha realizzata e a quale prezzo,<br />
la sua portata veramente div<strong>in</strong>a,<br />
la sua estensione universale,<br />
la responsabilità umana nell’accoglierla.<br />
Al centro si <strong>in</strong>nalza l’albero<br />
della croce, sul quale Gesù è<br />
<strong>in</strong>chiodato.<br />
Al culm<strong>in</strong>e del sacrificio il Figlio<br />
di Dio promette per quello stesso<br />
giorno il Paradiso a un peccatore<br />
che si apre alla fede. Il Paradiso è,<br />
dunque, un dono del Crocifisso,<br />
per farne parte sono necessari la<br />
fede e il pentimento.<br />
Riscattati<br />
dalla morte eterna<br />
Perché Gesù può assicurare il<br />
malfattore pentito che <strong>in</strong> quello<br />
stesso giorno sarebbe stato con<br />
lui nel Paradiso? C’è una profonda<br />
connessione fra il dono del<br />
Paradiso e la passione e morte di<br />
Cristo. Tutta la vita di Gesù, a<br />
partire dal momento dell’<strong>in</strong>car-<br />
Padre Livio Fanzaga<br />
nazione, ha un valore di redenzione.<br />
In particolare i tre anni<br />
della vita pubblica hanno <strong>in</strong>augurato<br />
la presenza del Regno dei<br />
Cieli nel cuore degli uom<strong>in</strong>i; ma<br />
è solo col sacrifico della Croce<br />
che l’Agnello di Dio ha espiato il<br />
peccato del mondo e ha aperto le<br />
porte del Paradiso.<br />
Perché è stata necessaria la Croce<br />
per aprire le porte del Paradiso,<br />
dopo che erano state chiuse a causa<br />
del peccato di Adamo? Si comprende<br />
la necessità della Croce alla<br />
luce del peccato del mondo: il<br />
peccato di Adamo e quelli dei suoi<br />
discendenti hanno allontanato<br />
l’uomo da Dio sottoponendolo al<br />
dom<strong>in</strong>io del Maligno. Il peccato è<br />
un male così devastante che senza<br />
la luce della fede è impossibile<br />
coglierlo nella sua gravità assoluta;<br />
il peccato condanna l’uomo alla<br />
morte eterna, nulla è peggio del<br />
peccato: nessun’altra calamità potrebbe<br />
essergli paragonata. In def<strong>in</strong>itiva<br />
che cos’è il peccato? È il<br />
rifiuto di Dio e del suo amore da<br />
parte dell’uomo che è stato creato<br />
per conoscerlo e amarlo. Nel pec-