33 Il riferimento di Marziale la dice lunga su questa amena località alla moda, frequentata ai tempi di Clodia e durante l’età imperiale da tutta la gente bene di Roma, unitamente ad imperatori, condottieri e <strong>in</strong>fluenti politici (G. Cesare, Pompeo, Cicerone, Marco Antonio Caligola, Nerone). “La piccola Roma”non ebbe mai nulla da <strong>in</strong>vidiare alle odierne località vacanziere della Costa azzurra, di Porto Cervo e di Palm Beach. Aveva acque curative termali 56 all’<strong>in</strong>terno di strutture imponenti, pisc<strong>in</strong>e, dolci arenili e m<strong>in</strong>uscoli siti naturali dove potersi rilassare e respirare aria estremamente salubre. Ma con le sue sontuose ville - soprattutto lungo il litorale – Baia fu anche passerella di prime donne e teatro di <strong>in</strong>trighi, amori e travolgenti passioni. Fu altresì considerata simbolo dei piaceri proibiti, per donne maritate e non, un luogo di perdizione per ragazze e attempate. Non è dato sapere perché, ma lì sembra che lascivia e libertà sessuale divenissero il pane quotidiano delle rappresentanti del sesso femm<strong>in</strong>ile più moralmente <strong>in</strong>tegre. Marziale non fu il solo a pensarla così. Della stessa cosa si conv<strong>in</strong>se Sesto Aurelio Properzio (49 -16 a.C.): “ Corrupta … Baias / Ah pereant Baiae crimen amoris aquae ” 57 Sicché Baia e rilassatezza dei costumi si fecero b<strong>in</strong>omio <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibile nell’età di <strong>Catullo</strong>, divenendo un saldo punto di riferimento topico degli <strong>in</strong>tellettuali dell’età repubblicana (Cicerone, Att. I, 16, 10; Fam. IX, 2, 5: Pro Caelio 27; Properzio, I, 11; Ovidio, Ars I, 255; Seneca, Ad Lucilium 51, 1; Marziale, Epigrammata I, 62; VI, 68; X, 30, ma anche Strabone, V, 243, 5; Dione Cassio, XLVIII, 51-2.) Alla luce di tutto questo, poteva mai Clodia essere <strong>in</strong>sensibile al fasc<strong>in</strong>o del proibito? Ecco come Cicerone mette <strong>in</strong> risalto la cosa: “ Gli accusatori hanno costantemente sulla bocca i piaceri, gli amori, gli adulteri, e Baia e le spiagge, e i conviti, le gozzoviglie, i canti, i concerti, le gite <strong>in</strong> barca (e non pare che dicano nulla che sia contro la tua volontà (di Clodia)”. 58 Per Q. F. Orazio ( 65 -8 a.C) Baia, <strong>in</strong>vece, sembra rappresentare la positività, la s<strong>in</strong>tesi dell’<strong>in</strong>no alla vita, da celebrare con tutta l’<strong>in</strong>teriorità d<strong>in</strong>amica preposta alla nostra sopravvivenza: "Nullus <strong>in</strong> orbe s<strong>in</strong>us Baiis praelucet amoenis" 59 Villa del Casale – g<strong>in</strong>naste <strong>in</strong> bik<strong>in</strong>i – III sec. A.D. Piazza Armer<strong>in</strong>i - Enna 56 Un po’ ovunque c’erano sorgenti termali. S<strong>in</strong> dal 178 a.C. si hanno <strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong> merito all’uso terapeutico delle acque termali di Baia. Lo storico Tito Livio (59 a.C. – 17 A.D.), Ab Urbe Condita, XLI,16, riferisce che un console romano di nome Cornelio riuscì ad alleviare <strong>in</strong> quel luogo i postumi di una caduta da cavallo, grazie alle proprietà curative delle acque. Scena Saffica Pompei Casa di Cecilio Giocondo Napoli – M.A.N. 57 l. 1. 11. Eleg. v. 27. Ibidem, v.30. “La Corrotta …Baia”… “ In malora le acque di Baia, vergogna di Amore!” 58 Pro Celio, XXXV. “Accusatores quidem libid<strong>in</strong>es, amores, adulteria, Baias, actas, convivia, comissationes, cantus, symphonias, navigia iactant, idemque significant nihil se te <strong>in</strong>vita dicere”. Sul comportamento di Clodia a Baia, si veda anche la pag. 4. 59 “Nulla al mondo splende più dell’ameno golfo di Baia”. (Ep. I,1,84). Sarebbe molto riduttivo, a mio modesto avviso, ritenere che il godereccio <strong>Catullo</strong> <strong>in</strong>tendesse qui celebrare poeticamente la bontà di un luogo come Baia unicamente per la sua la ridente posizione geografica.
34 “Ragazze, [aspirate] ai bei doni [delle] Muse dall’odoroso grembo, [e alla chiara], melodiosa lira” (Tratto da una lirica di Saffo di dodici versi scoperta nel 2004 su un foglio di papiro <strong>in</strong> cui era avvolta una mummia egiziana. La lirica è stata pubblicata nel 2005 dal settimanale <strong>in</strong>glese Times Literary supplement . Per chi ne volesse sapere di più cfr.: ed. M. L. West, “A new Sappho poem”, Times Literary Supplement 5334 [24 June 2005], <strong>in</strong>: http://caelestis.<strong>in</strong>fo/sauvagenoble/2005/06/lsa-pause-sappho-58.html) “Lesbia e il passerotto” dip<strong>in</strong>to vittoriano di Edward John Poynter (1836 -1919)