Gaio Valerio Catullo &“Lesbia” - Taranto in cartolina
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Da noi alle terme ne succedono di tutti colori!<br />
Vibennio e suo figlio costituiscono un tandem ben affiatato di ladruncoli di terme. Per un certo periodo di<br />
tempo il latroc<strong>in</strong>io viene perpetrato con successo, grazie ad una tecnica tanto semplice quanto efficace. Mentre<br />
il giovane pederasta si prodiga per rendere, diciamo così, più gradevole la pausa di relax dei frequentatori dei<br />
bagni termali, suo padre ha tutto il tempo per depredarli degli oggetti e capi d’abbigliamento lasciati<br />
<strong>in</strong>custoditi presumibilmente nei locali adibiti a spogliatoio. Ma ora il trucchetto non funziona più. Le vittime<br />
hanno sparso la voce sulle imprese dei due, e al loro <strong>in</strong>gresso i guard<strong>in</strong>ghi bagnanti non si fanno più<br />
<strong>in</strong>f<strong>in</strong>occhiare. Tempi duri, dunque, per il pater familias, e quotazioni del figlio, ahimè, ridotte ormai al<br />
lumic<strong>in</strong>o, gli assicura sardonico il poeta. Spietata e caustica come sempre l’apostrofe contro la disonestà.<br />
Sembra che anche <strong>Catullo</strong> sia stato vittima<br />
egli stesso di un latroc<strong>in</strong>io del genere. Nel<br />
carme XXV, <strong>in</strong>fatti, si scaglia contro con<br />
un certo Thallo, un omosessuale che gli ha<br />
trafugato una fazzoletto prezioso, un<br />
mantello e dei pizzi f<strong>in</strong>emente lavorati<br />
della terra attigua alla Bit<strong>in</strong>ia(Thyni).<br />
O artista dei ladri di terme<br />
Vibennio padre, e tu, il figlio, maestro dei pederasti:<br />
più il genitore è di mano lurida,<br />
più è famelico il culo del suo erede maschio.<br />
Perché non ve ne andate <strong>in</strong> esilio,<br />
<strong>in</strong> terre maledette? Ormai le ruberie di papà<br />
sono sulla bocca di tutti, e le chiappe tue pelose,<br />
figliolo mio, non puoi offrirle che per un soldo. 104 (C., xxxiii)<br />
104 “O furum optime balneariorum/ Vibenni pater et c<strong>in</strong>aede fili/ nam dextra pater <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>atiore,/ culo filius est voraciore,/ cur<br />
non exilium malasque <strong>in</strong> oras/ itis? quandoquidem patris rap<strong>in</strong>ae/ notae sunt populo, et natis pilosas,/ fili, non potes asse<br />
venditare.” Le tre immag<strong>in</strong>i riguardano rispettivamente: le terme romane di Bath (Inghilterra), gli spogliatoi delle terme<br />
romane di Stabiae ed il plastico di stabilimento termale nella Roma del I sec. A.D. Cfr.:<br />
http://www.vroma.org/~bmcmanus/baths.html.