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Gaio Valerio Catullo &“Lesbia” - Taranto in cartolina

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62<br />

Da noi alle terme ne succedono di tutti colori!<br />

Vibennio e suo figlio costituiscono un tandem ben affiatato di ladruncoli di terme. Per un certo periodo di<br />

tempo il latroc<strong>in</strong>io viene perpetrato con successo, grazie ad una tecnica tanto semplice quanto efficace. Mentre<br />

il giovane pederasta si prodiga per rendere, diciamo così, più gradevole la pausa di relax dei frequentatori dei<br />

bagni termali, suo padre ha tutto il tempo per depredarli degli oggetti e capi d’abbigliamento lasciati<br />

<strong>in</strong>custoditi presumibilmente nei locali adibiti a spogliatoio. Ma ora il trucchetto non funziona più. Le vittime<br />

hanno sparso la voce sulle imprese dei due, e al loro <strong>in</strong>gresso i guard<strong>in</strong>ghi bagnanti non si fanno più<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>occhiare. Tempi duri, dunque, per il pater familias, e quotazioni del figlio, ahimè, ridotte ormai al<br />

lumic<strong>in</strong>o, gli assicura sardonico il poeta. Spietata e caustica come sempre l’apostrofe contro la disonestà.<br />

Sembra che anche <strong>Catullo</strong> sia stato vittima<br />

egli stesso di un latroc<strong>in</strong>io del genere. Nel<br />

carme XXV, <strong>in</strong>fatti, si scaglia contro con<br />

un certo Thallo, un omosessuale che gli ha<br />

trafugato una fazzoletto prezioso, un<br />

mantello e dei pizzi f<strong>in</strong>emente lavorati<br />

della terra attigua alla Bit<strong>in</strong>ia(Thyni).<br />

O artista dei ladri di terme<br />

Vibennio padre, e tu, il figlio, maestro dei pederasti:<br />

più il genitore è di mano lurida,<br />

più è famelico il culo del suo erede maschio.<br />

Perché non ve ne andate <strong>in</strong> esilio,<br />

<strong>in</strong> terre maledette? Ormai le ruberie di papà<br />

sono sulla bocca di tutti, e le chiappe tue pelose,<br />

figliolo mio, non puoi offrirle che per un soldo. 104 (C., xxxiii)<br />

104 “O furum optime balneariorum/ Vibenni pater et c<strong>in</strong>aede fili/ nam dextra pater <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>atiore,/ culo filius est voraciore,/ cur<br />

non exilium malasque <strong>in</strong> oras/ itis? quandoquidem patris rap<strong>in</strong>ae/ notae sunt populo, et natis pilosas,/ fili, non potes asse<br />

venditare.” Le tre immag<strong>in</strong>i riguardano rispettivamente: le terme romane di Bath (Inghilterra), gli spogliatoi delle terme<br />

romane di Stabiae ed il plastico di stabilimento termale nella Roma del I sec. A.D. Cfr.:<br />

http://www.vroma.org/~bmcmanus/baths.html.

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