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Gaio Valerio Catullo &“Lesbia” - Taranto in cartolina

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40<br />

dignità del vir romano perché autore di versi sdolc<strong>in</strong>ati pieni di “multa milia basiorium”. O allorché gli si dice<br />

che i dardi delle trivialità poetiche lanciati verso tutto e tutti costituiscano la lampante dimostrazione che egli<br />

non abbia a cuore il rispetto per gli dei, le pratiche religiose, la patria, i genitori, i parenti, gli amici e i<br />

conoscenti. In def<strong>in</strong>itiva gli viene mossa l’accusa di essere un “impius” per ciò che scrive, e dunque uomo da<br />

biasimare quanto a condotta. Il poeta ci comunica che così non è, anche <strong>in</strong> altre circostanze (Cfr.: c.<br />

LXXVI/CI). Casomai il contrario. Dalla sua poesia traspare pers<strong>in</strong>o rettitud<strong>in</strong>e e coscienza civile,<br />

<strong>in</strong>sospettabili <strong>in</strong> un giovane all’apparenza spregiudicato. Nel carme LII si avverte chiaramente il suo senso di<br />

profonda amarezza riveniente dalla constatazione di uno Stato governato da <strong>in</strong>dividui la cui immoralità si<br />

legge sui loro corpi deformi. E con parole di fuoco è pronto a ribadire che l’<strong>in</strong>tegrità morale di un artista<br />

presc<strong>in</strong>de dai contenuti dell’opera d’arte! In def<strong>in</strong>itiva sbaglia di grosso chi lo giudica moralmente discutibile<br />

per via di certe sue creazioni poetiche oscene: “Nam castum esse decet pium poetam/ ipsum, versiculos nihil<br />

necesse est”. Un concetto tremendamente evoluto, che ha molto da spartire con l’antivittoriano dogma<br />

estetico di Oscar Wilde nella prefazione del suo celebre romanzo: “There is no such th<strong>in</strong>g as a moral or an<br />

immoral book. Books are well written, or badly written. That is all. … No artist is ever morbid. The artist can<br />

express everyth<strong>in</strong>g. … Vice and virtue are to the artist materials for an art. … Diversity of op<strong>in</strong>ion about a work<br />

of art shows that the work is new, complex, and vital.” 66<br />

Una sanguigna sensibilità congenita porta il bardo lat<strong>in</strong>o a reagire senza esitazione contro quanti m<strong>in</strong>acciano<br />

pr<strong>in</strong>cipi e certezze che gli appartengono, <strong>in</strong> ossequio ad un codice d’onore personale che non ammette mezze<br />

misure. La rappresaglia che ne consegue si concretizza <strong>in</strong>tessuta di sermo lubrico al vetriolo. Spesso il<br />

disprezzo si traduce <strong>in</strong> eros iperaggressivo, come, ad esempio, nel giuramento di rendere taluni 67 di sua<br />

conoscenza allo stato di passive femm<strong>in</strong>elle (“Pedicabo ego vos et irrumabo”, c., XVI), perché ignoranti<br />

<strong>in</strong>capaci di comprendere che il suo prodotto poetico, senza eccezione di sorta, nasce da chi ascolta i “moti del<br />

dentro”. Non è azzardato ritenere che tale violenza verbale dichiaratamente oscena possa anche essere stata<br />

mutuata dalla satira mordace dei Fescenn<strong>in</strong>i e da certi spiritosi ed altrettanto sconci epigrammi priapei 68 . Il<br />

magma di immag<strong>in</strong>i a chiare t<strong>in</strong>te scurrili, il crudo vigore di certi volgarismi, le scariche di collera <strong>in</strong>giuriosa<br />

devastano fondamentalmente 69 due categorie di esseri umani che satellitano la quotidianità Catulliana:<br />

• coloro i quali <strong>in</strong>tendono m<strong>in</strong>are l’amore per Lesbia;<br />

• quanti con i loro comportamenti si prodigano - consciamente o <strong>in</strong>consciamente - per<br />

annichilire la dignità dell’uomo.<br />

Amici di bagordi <strong>in</strong>fedeli, rozzi rivali <strong>in</strong> amore, arroganti prevaricatori, lenoni, stolti, topi di terme, mariuoli<br />

di bassa lega e ladroni alla grande, etère d’alto ed <strong>in</strong>fimo rango, adultere, pedofili, efebi, pederasti, licenziosi<br />

gaudenti, pidocchiosi spilorci, logorroici poetastri da strapazzo, parassiti sociali, potenti arraffoni politici,<br />

sporcaccioni plur<strong>in</strong>cestuosi, rappresentano tutti il vivaio-bersaglio da cui att<strong>in</strong>gere prima e scagliare poi<br />

oltraggiosi e virulenti epiteti. E quando il poeta non passa alle vie di fatto, m<strong>in</strong>accia di farlo! Perché <strong>Catullo</strong><br />

sembra essere fermamente conv<strong>in</strong>to che la m<strong>in</strong>accia possa rivelarsi efficace quanto la stessa esecuzione: “ …<br />

hendecayllabos trecentos/expecta …”(c. XII, vv.10-11); “At non effugies meos iambos”(Fragmenta, 3). “Adeste,<br />

hendecasyllabi, quot estis/omnes undique, quotquot estis omnes ”(c. XLII, vv.1-2) 70 . Gli impasti lessicali da<br />

“salax taberna” 71 , <strong>in</strong>ducono alla schietta risata, non di rado condita di meditata amarezza, e rivelano un<br />

<strong>Catullo</strong> ancora una volta s<strong>in</strong>golare. Scoprirlo senza riserve mentali nel turpiloquio poetico <strong>in</strong>neggiante al<br />

66 “Non esiste un libro morale o immorale. I libri, o sono scritti bene, o sono scritti male. Tutto qui. … L’artista non è mai morboso. Può<br />

esprimere tutto. … Il vizio e la virtù sono per l’artista materiali di un’arte. … La differenza di op<strong>in</strong>ione su un’opera d’arte <strong>in</strong>dica che<br />

l’opera è nuova, complessa, vitale.” Wilde, Oscar. The Picture of Dorian Gray. Ed. Robert Mighall. London: Pengu<strong>in</strong>, 2003.<br />

67 Furio ed Aurelio. Quest’ultimo non doveva essere simpatico a <strong>Catullo</strong>, se il poeta vuole riservargli lo stesso trattamento nel carme 21.<br />

68 Nel primo dei tre Fragmenta <strong>Catullo</strong> consacra un bosco, forse di sua proprietà, al dio ellenistico-asiatico Priapo, il cui culto (importato<br />

dalle città di Làmpsaco e Priapo nella Misia, oggi Turchia nord-occidentale) a Roma va ad amalgamarsi con l’equivalente div<strong>in</strong>ità locale<br />

Mutunus Tutunus (o Mut<strong>in</strong>us Tut<strong>in</strong>us). Non è azzardato pensare che epigrammi Priapei fossero <strong>in</strong> circolazione numerosi già ai tempi di<br />

<strong>Catullo</strong>, oltre che nel I sec. A.D, di cui solo ottanta componimenti del genere ci sono pervenuti <strong>in</strong> forma anonima. Cfr.: Carmi priapei. Le<br />

ottanta poesie anonime, di volta <strong>in</strong> volta attribuite ai grandi poeti lat<strong>in</strong>i, che hanno celebrato la forza procreatrice del dio greco, cura e<br />

traduzione di Cesare Vivaldi, testo lat<strong>in</strong>o a fronte, edizione <strong>in</strong>tegrale, grandi tascabili economici Newton, Milano,1996, pp. 207.<br />

69 Fondamentalmente, perché non mancano aneddoti osceni e contestazioni altrettanto virulente che non rientrano negli ambiti <strong>in</strong>dicati.<br />

70 Aspettati trecento endecasillabi(XII)/Ma non sfuggirai ai miei giambi(F.3)/Avanti, endecasillabi, accorrete tutti, tutti da ogni parte(XLII).<br />

71 Sboccati, facilmente udibili <strong>in</strong> un luoghi moralmente discutibili come una “ignobile osteria”(c. XXXVII), con bordello annesso.

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