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Testo - Storia e Memoria

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vita di ogni uomo, perchè senza verità la vita del singolo, come quella della collettività o<br />

dell'umanità intera, perde significato".<br />

"Una volta ci fu detto: l'albero buono porta frutti buoni, l'albero cattivo frutti cattivi. Poichè non è<br />

possibile la guerra se non c'è l'odio e non è possibile la pace se manca l'amore per gli uomini, si può<br />

dire che l'amore porta la pace e l'odio genera la guerra. L'amore non può portare la guerra e l'odio<br />

non può portare la pace".<br />

Hubalek racconta di quanto la sua vita sia stata segnata indelebilmente dall'epoca del terrore della<br />

guerra. Quando lui è nato infatti, a pochi chilometri dal luogo della sua nascita, "nel campo di<br />

Auschwitz, senza temere la morte, anzi rincuorando gli altri, se ne andava dal mondo il prigioniero<br />

numero 16.670 il beato padre Massimiliano Kolbe". Sollecitato da questa sua esperienza, Hubalek<br />

ha cominciato a leggere moltissimi testi, sia appartenenti alla sfera religiosa, sia atea. Grazie al suo<br />

sentimento cristiano e alla sua fede, egli prende spunto dagli insegnamenti di Gesù che incita ad<br />

amare tutti gli uomini senza distinzione, a rispondere alla forza con la dolcezza, alla minaccia con le<br />

parole, alla vendetta con il perdono e all'odio con l'amore. L'odio verso Gesù, porterebbe gli uomini<br />

invece a trasgredirne i comandamenti, a coltivare l'odio e ad aprire la strada al male.<br />

"Ho fatto quello che mi detta la coscienza. Quando me ne andrò da questo mondo risponderò<br />

volentieri di tutto quello che ho fatto e molte saranno le azioni buone. Non provo comunque odio<br />

per nessuno, voglio che gli uomini siano contenti fra loro e non me ne vergogno. Voglio fare<br />

qualcosa per questo con l'aiuto di Dio: se mi sarà concesso voglio impedire che delle persone buone<br />

siano vittime dell'oppressione. Prego davvero per Lei e per i Suoi collaboratori, perchè anche voi<br />

tutti favoriate la verità di ognuno. Faccia dunque quello che la Sua coscienza Le detta".<br />

CSEO N° 151 - GIUGNO 1980<br />

Il processo di Praga<br />

"I processi degli anni quaranta-cinquanta segnarono una tappa decisiva nel cammino<br />

dell'edificazione del socialismo nei paesi dell'Europa orientale". Questi processi non sono stati<br />

infatti solo semplici incidenti di viaggio, e sono soprattutto da non considerare come conseguenze<br />

di malattie mentali o di follie momentanee, ma sono arresti determinati dalla lotta per il potere come<br />

scopo principale, seguito di rivalità e odi personali. I processi furono certamente strumentali,<br />

vennero usati per il rafforzamento di campagne elettorali politiche, con false accuse e false<br />

testimonianze. "I processi e le repressioni degli anni quaranta-cinquanta sortirono un duplice<br />

effetto, quello precisamente che il regime perseguiva: 1 - furono fisicamente eliminati coloro che<br />

avrebbero potuto condurre le rispettive nazioni ad uno sviluppo autonomo, non sottomesso al gioco<br />

sovietico (solo Tito scampò); 2 - nella sfera psichica di interi popoli vennero calati il terrore e il<br />

sospetto: ognuno, in qualsiasi momento e da chiunque, avrebbe potuto essere denunciato. E se<br />

neppure i potenti erano al riparo dall'ingiustizia, nessuno lo era. E' stato soprattutto questo secondo<br />

effetto a conferire stabilità politica ai sistemi socialisti.<br />

Il processo di Praga ha rappresentato per l'Europa intera un fatto di portata storica, perchè ha reso la<br />

popolazione conscia del fatto che era necessaria una svolta radicale nel modo di considerare<br />

l'ambiente e il mondo della politica: in questo senso, Charta 77 e il VONS sono la "manifestazione<br />

dell'acquisita consapevolezza che la strada dell'affermazione della verità non passa attraverso i<br />

complotti di partito volti a scalzare l'elite dirigente".<br />

La libertà e la giustizia, i due valori umani più importanti, dovranno essere portati avanti da persone<br />

che vivono nella quotidianità le esperienze della verità, in modo che esse riusciranno un giorno ad<br />

agire con responsabilità all'interno della loro società.<br />

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