11.06.2013 Views

Testo - Storia e Memoria

Testo - Storia e Memoria

Testo - Storia e Memoria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

inaugurato il suo potere con il terrore e con l’annientamento di tante esistenze umane.<br />

È chiaro, pertanto, come tutti i regimi totalitari abbiano inaugurato il loro potere con un attacco alla<br />

psicologia sociale normale e abbiano instaurato un modo di pensare patologico. Si tratta perciò di<br />

una malattia sociale i cui sintomi sono,per esempio, il comandamento per cui tutta la morale deve<br />

servire alla stabilità del sistema del potere. Il complesso di colpa quindi è una testimonianza del<br />

ritorno al senso originario ed unico del concetto di coscienza: “In questo focolaio la malattia è<br />

guarita”.<br />

Conflitto di coscienza e conformismo<br />

“Se voglio ottenere qualcosa,debbo fingere; se voglio essere qualcuno,debbo simulare qualcun<br />

altro; se voglio affermarmi, debbo inserirmi..” , così sembrano chiedersi i giovani cecoslovacchi.<br />

Perciò, come scrive Prazsky, ogni singolo aspetto di un desiderio è in un tale contrasto con la<br />

possibilità di realizzarlo, che deve essere soffocato immediatamente.<br />

Quindi, Prazsky consiglia ai giovani,che si chiedono se debbono iscriversi al partito comunista, di<br />

riflettere bene su cosa davvero desiderano.<br />

La deformazione della personalità e il conflitto di coscienza sono temi che si pongono con<br />

l’esigenza di un vita umana nelle condizioni del crudele regime totalitario. Il conformismo minaccia<br />

la personalità. La rovina della Cecoslovacchia ha preso le mosse dalla pressione sull’uomo onesto e<br />

capace,che ha cessato di opporsi nell’illusione di poter salvare,col suo conformismo, ciò che gli<br />

stava veramente a cuore.<br />

La rassegnazione o il cinismo sono solo dei mezzi che liberano l’uomo dalla sofferenza proprio per<br />

la riduzione che è avvenuta della coscienza.<br />

“Vita istintiva” e vita morale<br />

Uno dei principali pericoli per la coscienza dell’uomo è la vita istintiva. Il conflitto di coscienza si<br />

liquidò spingendo il singolo ad una vita istintiva: “questa vita, per il tramite di un insieme di bisogni<br />

da realizzare, porta il singolo a trarne conseguenza sul piano morale,lo spinge a liberarsi dei suoi<br />

principi, a ridurre le sue esigenze”.<br />

Il partner principale della vita istintiva è il conformismo: entrambe caratterizzano l’uomo “per<br />

bene” che si assicura una buona posizione sociale.<br />

Nella società del predominio generalizzato della vita istintiva su quella autenticamente morale, è<br />

prima di tutto necessario trovare una maschera: “creare l’apparenza di un qualche falso accordo<br />

della vita istintiva con una esteriore convenienza,che sia come fondata sulla morale”.<br />

Vi è quindi una contrapposizione tra vita istintiva e “vita nella verità”,cioè vita morale.<br />

Spesso l’uomo raggiunge una vita conforme alla coscienza passando attraverso il completo crollo<br />

delle certezze della vita istintiva. L’uomo rinuncia alla carriera,alla sicurezza materiale e spesso si<br />

espone al rischio di varie forme di persecuzione. Ha perciò bisogno di un forte appoggio e di una<br />

salda decisione per non tornare indietro. Può dare questo forte appoggio solo una lunga via interiore<br />

di “consapevolezza di sé” e di approfondimento. La vita istintiva con la sua pressione vuole rendere<br />

privi di valore i principi morali escludendoli dalla vita civile e politica.<br />

Tuttavia il desiderio di una vita istintiva indisturbata a questo prezzo è nella sua essenza il contrario<br />

di se stessa. La vita istintiva nella condizione del totalitarismo è un processo continuo: “afferra tutto<br />

con la sua forza divoratrice. Sempre più esige non solo un mero consenso ma chiede già una difesa<br />

attiva del proprio consenso. La difesa attiva nasconde aggressività e violenza. Se la vita istintiva<br />

non avesse limiti,non si fermerebbe prima di aver provocato il disfacimento della società civile”.<br />

La negazione della morale civile ha arrecato gravi conseguenze alla vita istintiva: ha scalzato le sue<br />

stesse basi; nel prezzo che per essa si è dovuto pagare è racchiusa la logica della sua caduta,dal<br />

momento che alla fine non offre all’uomo valori, ma lo priva a tal punto di valori che gli resta solo<br />

la lotta per la sopravvivenza.<br />

37

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!