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Testo - Storia e Memoria

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Figli di queste due rivoluzioni, gli uomini di oggi non credono più possibile alcun cambiamento<br />

nella società e nell'uomo.<br />

Invece la Rivoluzione polacca dimostra che è possibile un nuovo cambiamento, un nuovo inizio.<br />

La seconda difficoltà sta nel sospetto che sia idealistico riconoscere negli avvenimenti polacchi una<br />

vera rivoluzione, una novità che riapre vie finora chiuse. Sarebbe realistico riconoscere che le<br />

ragioni "geopolitiche " prevalgono sulle motivazioni etiche e culturali, e per la Polonia l'Unione<br />

Sovietica mantiene il diritto di decidere, ha il potere, perciò c'è la tendenza a una resa<br />

incondizionata al più forte. Ma di fronte a questo "cinismo nichilista" i polacchi hanno reagito e con<br />

i fatti. La terza difficoltà è che alcuni sostengono che i polacchi sono un fenomeno atipico, il loro<br />

coraggio non va oltre il confine della nazione ma ai nostri giorni le distanze di tempo e di spazio<br />

sono annullate dalla velocità della comunicazione, le barriere sembrano abbattute, eppure permane<br />

un particolarismo di individui, di gruppi, di stati. Una frantumazione che aumenta il "nichilismo<br />

cinico": quest'epoca senza principi, senza sogni, sembra attendere la morte dell'uomo, che ha<br />

perduto la coscienza della propria dignità.<br />

Ma dalla Polonia è giunto un messaggio di speranza, perchè Solidarnosc non è uno slogan, ma un<br />

contenuto ricco. Perciò la Rivoluzione è possibile.<br />

CSEO 164-165 - SETTEMBRE/OTTOBRE 1981<br />

Appello ai membri del sindacato e a tutta la societa'<br />

A cura della Commissione Nazionale d'Intesa del Sindacato Libero "Solidarnosc" da Tygodnik<br />

Solidarnosc<br />

La minaccia più grave che incombe sulla società e sulla nazione è la crisi economica: il suo<br />

progredire non può portare altro che fame e tumulti.<br />

Per questo La Commissione Nazionale d'Intesa ( KKP) si assume le responsabilità che le spettano in<br />

un momento così difficile, in cui sarebbe imperdonabile tradire le aspettative dei compatrioti uniti a<br />

Solidarnosc, impegnandosi a fare il possibile per traghettare il paese fuori dalla crisi.<br />

Di fatto le autorità statali non sono state in grado di arrestare la crisi del sistema economico, in<br />

rapida caduta che ha portato con sè l'impossibilità di soddisfare i bisogni più elementari e che, di<br />

conseguenza ha generato l'ira popolare.la società ha esaurito la sua pazienza.<br />

Alla base della crisi c'è un sistema inefficiente di gestione dell'economia e ricco di sprechi dello<br />

Stato che ora ha cessato di funzionare in una situazione in cui le decisioni prese dall'alto incontrano<br />

l'opposizione della società. Il Sistema ha cessato di funzionare perchè non adeguato ad una<br />

situazione in cui la società ha preso coscienza e si oppone alle decisioni prese unilateralmente<br />

dall'alto ( dirigismo politico ), per uscire dalla crisi, è necessaria innanzitutto una ristrutturazione<br />

democratica delle istituzioni.<br />

La crisi economica può essere superata da un'iniziativa congiunta di tutta la società.Gli strumenti di<br />

tale iniziativa saranno i consigli di autogestione soprattutto operai, di cui Solidarnosc appoggia<br />

l'istituzione, all'interno delle organizzazioni economiche che avranno diritto di governare<br />

scegliendone i direttori.<br />

Presupposto fondamentale è che l'autogestione abbandoni il vecchio sistema degli ordini burocratici<br />

,dando luogo ad una riforma che avrà dunque come primo presupposto la democratizzazione dello<br />

stato e il controllo sociale della riforma.Solidarnosc appoggia l'istituzione di organi autogestiti<br />

La riforma non può limitarsi all'autogestione delle aziende, maìdeve comprendere anche forme di<br />

autogoverno territoriale che scelgano i propri rappresentanti grazie ad elezioni democratiche.E'<br />

inoltre necessario che vengano create delle istituzioni che consentano ai lavoratori di esercitare il<br />

proprio peso economico e sociale sulla politica senza dover usare l'arma dello sciopero.<br />

Le riforme oltre ad offrire l'unica prospettiva di salvezza, assicurano ai lavoratori il controllo sulla<br />

destinazione e sull'uso dei frutti del loro lavoro. Pertanto Le Commissioni di Controllo Sociale, in<br />

collaborazione con Solidarnosc Rurale si occuperanno del problema della regolamentazione degli<br />

acquisti e della distribuzione dando la precedenza alla regione slesiana con minori capacità di<br />

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