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Testo - Storia e Memoria

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pacco del peso di 2 Kg. La visita ha la durata di un'ora e possono parteciparvi due adulti e bambini.<br />

In carcere gli hanno tolto i testi dei regolamenti giudiziari e addirittura della legge sull'applicazione<br />

della pena carceraria.<br />

VACLAV HAVEL<br />

Nato nel 1936, Vaclav Havel fu condannato a quattro anni e mezzo da scontare in un istituto di pena<br />

di prima categoria. Fu anche scrittore di numerose opere teatrali. Nelle lettere che invia ai familiari<br />

non è possibile scrivere nessuna parola straniera, simboli incomprensibili, citazioni di libri e altre<br />

cose che potrebbero avere significato allegorico. Non può tenere con sè libri di sua proprietà, può<br />

solo abbonarsi a proprie spese ad alcuni giornali e riviste selezionati. "Nella mia vita non c'è niente<br />

di particolarmente nuovo. Lavoro assiduamente, si può dire che sono sempre più occupato eppure i<br />

miei risultati non sono soddisfacenti. La speranza di avere una sistemazione migliore sta svanendo".<br />

Quando ha scritto questa lettera, doveva ancora scontare tre anni e sette mesi.<br />

VACLAV BENDA<br />

Nato nel 1946, fu condannato a quattro anni da scontare in un istituto di pena di prima categoria.<br />

Non ha altri parenti all'infuori della moglie e dei figli.<br />

"E' stata autorizzata la consegna di alcuni articoli sanitari (crema Nivea, pasta dentifricia). Durante<br />

la visita è stato possibile mangiare cioccolata e i bambini hanno potuto sedere sulle ginocchia del<br />

babbo".<br />

Lamenta la pesantezza del lavoro, in quanto è addetto alle acciaierie, e la mancanza di un riposo<br />

adeguato, poichè dorme solo sei/sette ore al giorno. Affronta in quasi tutte le lettere argomenti<br />

religiosi e prega tutti i giorni perchè la moglie e i figli riescano ad affrontare il più serenamente<br />

possibile questa situazione: "non disperatevi solo perchè questa notte non sarà breve e non sarà<br />

neppure l'ultima. C'è infatti un'unica notte di cui è giusto che i cristiani abbiano timore, ma proprio<br />

grazie all'avvenimento della resurrezione essa ha perso ogni potere su di noi."<br />

JIRI DIENSTBIER<br />

Nato nel 1937, fu condannato a tre anni di carcere da scontare in un istituto di pena di prima<br />

categoria.<br />

Può scrivere solo ai suoi parenti più stretti una volta alla settimana, mentre chiunque può scrivere a<br />

lui. Lo stato psicologico è buono e sereno, mentre lo stato fisico non è ottimo: accusa dolori alla<br />

colonna vertebrale e ai piedi. Ha una micosi ai piedi e alle mani, ma scrive che la terapia medica è<br />

adeguata, in quanto riceve iniezioni e si sottopone e ionoforesi.<br />

OTTA BEDNAROVA<br />

Nata nel 1927, fu condannata a tre anni di carcere da scontare in un istituto di pena di prima<br />

categoria.<br />

Dopo essere stata colpita da un collasso nel 1970, le fu riconosciuta l'inabilità al lavoro e nel 1973<br />

le fu accordata la pensione, che però le venne sospesa nel 1978.<br />

Per evidenti problemi fisici, riceveva da sei anni la pensione d'invalidità. Le hanno permesso di<br />

indossare gli occhiali, di portare scarpe ortopediche e di riposarsi dopo il lavoro. E' dimagrita di<br />

dieci chili per il cattivo apporto di cibo.<br />

"... non ho un fornello per far bollire il té, così non so come andrà con la mia cistifellea che ogni<br />

tanto avrebbe bisogno di un colagogo. Ne ho un enorme desiderio, ma per il momento non ho<br />

neppure qualcosa da bollire e così non mi preoccuperò..".<br />

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