Testo - Storia e Memoria
Testo - Storia e Memoria
Testo - Storia e Memoria
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Processo di Olomouc<br />
Comunicato n°273 del VONS (Praga, 4 novembre 1981)<br />
È stata comminata una pena complessiva di 15 anni e 10 mesi a sei imputati dal tribunale<br />
distrettuale di Olomouc perché possedevano 5mila marchi e un ciclostile con cui stampavano<br />
materiale religioso. Che sia una pena ingiusta si capisce subito ed questa una delle contraddizioni in<br />
cui il potere si dibatte,senza poterne più uscire. È un ordine basato sulla menzogna e condannato<br />
perciò al crollo.<br />
CSEO 174 - LUGLIO / AGOSTO - 1982<br />
Prazsky<br />
Coscienza morale e totalitarismo<br />
Praga, 24 febbraio 1981<br />
I regimi totalitari giocano astutamente con la paura dell’uomo,ne utilizzano l’istintività e lo tentano<br />
al conformismo. Ma è pur possibile scegliere per la vita nella verità.<br />
Prazsky si chiede il motivo per cui l’uomo abbia la coscienza. Ed è semplice: “perché è uomo”.<br />
La coscienza appartiene all’uomo come predicato fondamentale della sua umanità e stabilisce la<br />
differenza dell’uomo dal mondo animale che non conosce questa categoria. La coscienza opprime<br />
l’uomo e la sente come un peso fisico nello “stomaco”, dove appunto il peso della coscienza suscita<br />
spesso sensazioni che investono,schiacciano, infastidiscono l’uomo. Questa sensazione di malattia<br />
fisica deriva con tutta probabilità dal fatto che la vita contro la coscienza è disumana.<br />
L’uomo deve scegliere se vivere in conformità alla coscienza e liberarsi di quel peso,oppure<br />
soffocarla decidendo di distruggere completamente altri sentimenti,desideri ed esigenze umane.<br />
Uno dei tratti caratteristici del regime totalitario è l’aver accresciuto questo contrasto ed è sotto gli<br />
occhi di tutti esaminando, per esempio, i processi degli anni cinquanta.<br />
Potremmo limitarci a “vivere normalmente”?<br />
Il mistero di un’epoca è riposto nella vita quotidiana,ordinaria, “civile”. Prazsky afferma che “noi”<br />
non siamo né vittime della persecuzione degli anni cinquanta, né dissidenti, né firmatari di Charta<br />
77, non siamo nulla che possa essere notato, nulla che meriti una protesta pubblica o una petizione.<br />
E quindi Prazsky si chiede chi siamo e afferma che se il futuro vuole essere giusto,occorre<br />
conservare una testimonianza di com’era il regime in cui abbiamo trascorso la vita: “ Solo<br />
l’ampiezza che il regime totalitario ha dato a tutte le fondamentali dimensioni della vita determina il<br />
suo vero volto,con cui ci ha annientato,ucciso e perseguitato ad ogni passo” e scrive: “Se poi noi ci<br />
siamo realmente distinti,allora è stato lui che ci ha distinto,lui che ha fatto di noi un elemento<br />
provocatorio.. Volevamo solo una vita normale e siamo diventati anormali in rapporto alla sua<br />
normalità”.<br />
Per anni questo regime ha strappato le nostre idee sulla vita, sul lavoro e sull’affermazione di noi<br />
stessi e ci ha reso oggetto di attacchi furibondi semplicemente perché avevamo queste esigenze. Se<br />
avevamo una coscienza, era peggio per noi perché siamo nati in un tempo senza coscienza,in un<br />
regime che non sopportava la coscienza. Questa è la realtà del regime totalitario.<br />
Una definizione della morale. Deve “servire” ?<br />
È possibile definire la coscienza come categoria morale che esprime una capacità umana innata. Il<br />
suo contenuto è la continua esigenza dell’uomo di vivere in accordo con determinate norme che egli<br />
accetta come derivanti dalla sua stessa essenza umana,che gli sono date in quanto è uomo,che egli<br />
rispetta perché è uomo, la cui negazione significherebbe la perdita dell’umanità e che perciò sono<br />
per lui più di qualsiasi altra cosa,poiché senza di esse tutte le sue espressioni e reazioni diverrebbero<br />
35