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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 109<br />
stra piccola città non c’era niente di eccitante. Per questo la portavamo<br />
spesso al mare, a San Benedetto del Tronto, o alle manifestazioni<br />
storiche.<br />
Lei ricordava solo sparatorie e bombe. F<strong>in</strong>ita la vacanza, la riaccompagnammo<br />
a Fiumic<strong>in</strong>o firmando e controfirmando la restituzione al<br />
personale addetto. Ma rimasi molto delusa quando la lasciai. Avevo<br />
le lacrime agli occhi, la chiamavo per gli ultimi saluti e credevo che<br />
anche lei fosse emozionata. Invece, senza mai voltarsi, non rispose<br />
nemmeno al mio saluto e si mise a scherzare con gli altri ragazzi <strong>in</strong><br />
partenza.<br />
Ripenso a quella ragazz<strong>in</strong>a ogni volta che guardo le foto di quei giorni.<br />
E con la mente torno all’isola dove andavamo ogni due mesi e che<br />
alla f<strong>in</strong>e girammo <strong>in</strong> lungo e <strong>in</strong> largo. Ricordo Ryde, la prima cittad<strong>in</strong>a<br />
dove sbarcavamo e nella mente vedevo i Beatles e tutti i grandi<br />
del rock che erano passati da lì. Poi New Port, l’anfiteatro romano,<br />
Cowes con le barche dei grandi <strong>in</strong>dustriali riuniti per il giro del mondo.<br />
E ancora Shankl<strong>in</strong> dove facemmo un veloce e gelato bagno, non<br />
sapendo che sul canale della Manica f<strong>in</strong>isce la corrente del Labrador.<br />
Inf<strong>in</strong>e ricordo Freshwater dove ho conosciuto un ragazzo, Steve, che<br />
scrisse un libro sui detenuti di Parkhurst con un bell’articolo su Valerio.<br />
Sull’isola ho conosciuto anche un <strong>in</strong>gegnere, Harry, che ha fatto quasi<br />
20 anni di carcere accusato di orrendi omicidi. Un bel giorno mi sono<br />
vista arrivare a casa un plico pieno di ritagli di giornale che raccontavano<br />
la sua storia e la sua liberazione per non aver commesso<br />
nessuno dei reati per cui era stato condannato. Ad accusarlo era stato<br />
un tizio che dopo lunghe <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i, sofferenze e tanti soldi ha confessato.<br />
Ora Harry è libero e lo ricordo volentieri anche perché fu lui a<br />
<strong>in</strong>segnare a Valerio il gioco degli scacchi, arrivando anche a costruirgli<br />
una scacchiera elettronica. Valerio si appassionò talmente che<br />
<strong>in</strong>iziò a giocare per corrispondenza e v<strong>in</strong>se anche diversi premi. Orgogliosamente<br />
mi diceva che aveva battuto pers<strong>in</strong>o il suo computer.<br />
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