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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 54<br />
LUPO<br />
va una forza fisica e un’agilità nel muoversi, nel pensare e nel programmare<br />
che lo dist<strong>in</strong>guevano da tutti gli altri, facendone il capo<br />
<strong>in</strong>discusso. Chi erano poi gli altri, tutto sommato? Ragazzi che venivano<br />
da famiglie benestanti o anche molto semplici, fatte di brava<br />
gente che vide i figli adolescenti trasformarsi da un giorno all’altro <strong>in</strong><br />
pericolosi banditi. Il Lupo, lo chiamavano così, era una spanna sopra<br />
a tutti. Era molto <strong>in</strong>telligente e, soprattutto, riusciva a co<strong>in</strong>volgere le<br />
persone. Se li tirava dentro tutti! Chiunque gli si avvic<strong>in</strong>asse prima o<br />
poi restava co<strong>in</strong>volto nella sua vita e, di conseguenza, nei suoi guai.<br />
Perché lui e i guai erano la stessa cosa. Non riusciva proprio a stare<br />
lontano da quel genere di vita e anche chi cercava di aiutarlo alla f<strong>in</strong>e<br />
ne veniva risucchiato. Uom<strong>in</strong>i o donne che fossero. Per questo era<br />
davvero unico! Nel bene e nel male.<br />
Soprattutto nel male.<br />
Valerio era un bandito nel vero senso della parola. E anche un gran<br />
paraculo! Meglio di un camaleonte, era capace di cambiare pelle improvvisamente,<br />
adeguandosi alle situazioni che più gli tornavano comode.<br />
Aveva il potere di agganciare il lato umano dei suoi <strong>in</strong>terlocutori,<br />
rovesciando la partita a suo vantaggio, <strong>in</strong> ogni occasione. Anche<br />
quando aveva davanti proprio quelli che passavano le giornate a dargli<br />
la caccia.<br />
Più di una volta c’era riuscito perf<strong>in</strong>o con il procuratore capo, Mario<br />
Mandrelli, che <strong>in</strong> fatto di determ<strong>in</strong>azione non aveva proprio niente da<br />
<strong>in</strong>vidiargli. Eppure, nonostante la sua fama da duro e tutta la sua<br />
esperienza, vedevamo che anche Mandrelli <strong>in</strong> alcune occasioni vacillava<br />
davanti alla faccia da bravo ragazzo e all’atteggiamento dimesso<br />
di Valerio che giocava con una sorta di pentitismo a comando. In<br />
quei momenti il capo tendeva ad andargli <strong>in</strong>contro, a credere a quello<br />
che gli stava raccontando, forse anche perché aveva figli coetanei<br />
e <strong>in</strong> cuor suo sperava che quei ragazzi <strong>in</strong> un modo o nell’altro ce<br />
l’avrebbero fatta a sfilarsi di dosso manette e falsi miti, tirandosi<br />
fuori da quell’assurda spirale di violenza.<br />
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