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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 70<br />

LUPO<br />

Il luogo <strong>in</strong> cui ci trovavamo era <strong>in</strong> territorio abruzzese e<br />

se qualche solerte cittad<strong>in</strong>o avesse chiamato la polizia<br />

per aiutarci a far ripartire la macch<strong>in</strong>a, per Valerio sarebbero<br />

scattato l’arresto immediato.<br />

“Dobbiamo andare via di qua!”, disse lui, “Subito!”.<br />

Pochi istanti dopo, ho visto nelle braccia di mio fratello<br />

una forza da non credere: <strong>in</strong> un attimo ha raddrizzato il parafango<br />

da solo, ferendosi anche a una mano. Poi si è messo<br />

alla guida dell’auto e siamo rientrati a casa <strong>in</strong> un lampo.<br />

Non ho mai avuto paura della velocità, ma correre <strong>in</strong> quel<br />

modo <strong>in</strong> una strad<strong>in</strong>a di campagna, con una piccola utilitaria,<br />

aveva portato la nostra adrenal<strong>in</strong>a alle stelle.<br />

Pochi m<strong>in</strong>uti dopo eravamo a Villa Pigna. Il pericolo era<br />

apparentemente passato, ma a Valerio servivano testimoni<br />

che dichiarassero, nel caso ce ne fosse stato bisogno,<br />

che lui non si era mai allontanato da lì. E chi meglio di un<br />

maresciallo dei carab<strong>in</strong>ieri <strong>in</strong> pensione? Questo signore<br />

abitava proprio nei paraggi e Valerio mi chiese di simulare<br />

un malore per richiamare la sua attenzione.<br />

Vivere pericolosamente era nell’animo di mio fratello, ma<br />

di certo non nel mio. Il rischio scorreva nel suo sangue.<br />

Abbiamo parlato un’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di volte della possibilità di<br />

scegliere una vita normale.<br />

“Tata”, mi diceva, “ma tu mi ci vedi dietro a una scrivania,<br />

magari con colleghi la cui preoccupazione massima<br />

è andare alla partita e riuscire a portarsi a letto la segretaria?<br />

Vuoi mettere col brivido che ti dà smontare un’arma,<br />

rimontarla… Lei non ti tradirà mai. Lo sai, non mi<br />

piace usare le armi, ma mi danno un senso di potere e<br />

di sicurezza. La mia vita è andata così, non so se riuscirei<br />

a fare qualcosa di normale. Forse un giorno appenderò<br />

la mia 357 Magnum al chiodo. Ma non ancora”.<br />

70

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