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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 110<br />

LUPO<br />

Dal diario di Raffaella<br />

Con la detenzione a Parkhurst, nell’isola di Wight, <strong>in</strong>iziarono<br />

i viaggi alluc<strong>in</strong>anti: bus, aereo, treni, traghetti, taxi<br />

e poi questo grandissimo carcere, cancelli a non f<strong>in</strong>ire,<br />

perquisizioni e controlli di ogni genere.<br />

Mio fratello si trovava <strong>in</strong> una piccola struttura nel cortile<br />

di questo edificio, <strong>in</strong> una sezione speciale, <strong>in</strong> quasi completo<br />

isolamento rispetto agli altri detenuti e questo, per<br />

quanto possa sembrare strano, fu una cosa positiva perché<br />

r<strong>in</strong>chiusi nelle carceri di quel genere ci sono detenuti<br />

condannati per ogni tipo di reato e si rischia di subire<br />

cont<strong>in</strong>ue violenze fisiche e morali.<br />

Tempo qualche colloquio e l’atmosfera all’<strong>in</strong>gresso della<br />

struttura era migliorata. Valerio era riuscito ancora una<br />

volta a farsi voler bene, rispettando tutti, riconoscendo il<br />

lavoro delle guardie e <strong>in</strong>staurando con loro un buon rapporto.<br />

Tutti lo chiamavano Gigi perché i suoi documenti<br />

falsi riportavano quel nome. Il cognome, poi, non riuscivano<br />

proprio a pronunciarlo. Ogni volta che dovevano<br />

chiamarlo ci provavano a dire “Viccei” ma il suono che<br />

usciva era molto più simile a qualcosa tipo “Vici”. Allora<br />

ci davano su e riprendevano a chiamarlo Gigi!<br />

Per noi familiari entrare <strong>in</strong> una struttura del genere ed<br />

essere accolti con un sorriso era tantissimo. Tra le tante<br />

stanze che dovevamo superare, me ne rimase impressa<br />

una <strong>in</strong> particolare: un grande salone, con tanto di moquette<br />

(tipica a Londra), dove oltre al bar c’erano tantissimi<br />

giochi per bamb<strong>in</strong>i. Era la sala d’attesa dest<strong>in</strong>ata ai<br />

familiari dei detenuti e ai loro bamb<strong>in</strong>i. La novità, per me<br />

che venivo da un’esperienza tutta italiana <strong>in</strong> fatto di carceri,<br />

mi stupì molto. Ma solo all’<strong>in</strong>izio, perché poi la ritro-<br />

110

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