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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 62<br />
LUPO<br />
to la nostra forza. E se non c’era un motivo reale, ci pensava qualche<br />
politico ad accendere la miccia.<br />
Come la volta storica a San Benedetto.<br />
Eravamo accorsi <strong>in</strong> massa, ma sempre <strong>in</strong> numero <strong>in</strong>feriore ai comunisti,<br />
per seguire il comizio di un politico di destra.<br />
E questo signore a un certo punto del discorso, aveva <strong>in</strong>fiammato la<br />
piazza (come se ce ne fosse stato bisogno!) con una frase che ci lasciò<br />
tutti di stucco: “Passeremo casa per casa a regolare i conti con<br />
i comunisti!”.<br />
Nel giro di pochi secondi, sotto quel palco si era scatenato il putiferio.<br />
Tutti i rossi che erano nei paraggi avevano caricato il nostro gruppo,<br />
chiamando a raccolta i compagni sparsi per la città. Noi eravamo<br />
pronti, come per ogni comizio, allo scontro fisico. Ma non potevamo<br />
immag<strong>in</strong>are di restare <strong>in</strong>castrati <strong>in</strong> una situazione del genere. Volarono<br />
pugni e calci e ognuno cercò di difendersi e di attaccare come<br />
meglio poteva. Ma eravamo davvero pochi e non ci restò altro da fare<br />
che battere <strong>in</strong> ritirata. Dopo la prima scazzottata, Valerio cercò rifugio<br />
nelle cuc<strong>in</strong>e di un albergo del lungomare mentre alcuni di noi<br />
scapparono <strong>in</strong> una zona periferica e si nascosero sotto le auto parcheggiate.<br />
Restammo imboscati per tutta la notte.<br />
Quella sera i rossi avevano dichiarato guerra a Gianni Nardi. Era lui<br />
che cercavano. Tanto che nemmeno nelle settimane successive le acque<br />
si calmarono del tutto. Nardi ricevette diverse m<strong>in</strong>acce e fu proprio<br />
<strong>in</strong> quel periodo che prese il sosia: un ragazzo identico a lui. Stesso<br />
fisico, stessa testa rasata, stesso volto, stessi occhi. Lo sguardo<br />
no, quello era diverso. Ma te ne accorgevi solo se Nardi lo avevi conosciuto<br />
davvero: aveva uno sguardo capace di passarti da parte a parte.<br />
Inimitabile, che non aveva niente a che fare con quello del ragazzo<br />
che si portava sempre appresso. Quei due comunque erano talmente<br />
simili che da una certa distanza faticavamo anche noi a dist<strong>in</strong>guerli.<br />
In quegli anni ci radunavamo tutti <strong>in</strong> piazza del Popolo. La prima me-<br />
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