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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.45 Pag<strong>in</strong>a 204<br />

LUPO<br />

glio, pur non sapendo assolutamente niente di quanto è<br />

successo. E lei <strong>in</strong> quel preciso momento aveva capito.<br />

Aveva sentito che suo figlio se n’era andato per sempre.<br />

Avevo balbettato qualcosa a testa bassa, cercando di nascondere<br />

la mia espressione. Mentre radunavo le poche<br />

forze che mi erano rimaste per non correre <strong>in</strong> bagno a vomitare.<br />

“C’è stata una sparatoria… un poliziotto… forse è ferito…”.<br />

Lei mi ha guardato e l’ho vista trasformarsi <strong>in</strong> una statua<br />

di sale.<br />

“Valerio è morto”, ha detto subito dopo.<br />

Sul momento ho negato, non avevo la certezza, non ci<br />

credevo nemmeno io. E poi quella notizia su Internet, all’epoca<br />

lo usavano <strong>in</strong> pochi. E la voce arrivata da una parente<br />

che sentivamo poco...<br />

“No, no, telefonagli! Vedrai che non è così!”, le ho detto.<br />

Sul tabulato che la compagnia telefonica ci avrebbe spedito<br />

qualche mese più tardi, c’era ancora la nostra chiamata.<br />

Ma Valerio non ci aveva mai risposto.<br />

Ho visto mamma impietrirsi su quella sedia e da quel momento<br />

non aveva parlato più.<br />

Prima di accertarmi della notizia, ho chiamato il nostro<br />

medico di famiglia. Non sapeva niente, ma aveva chiuso<br />

subito il suo studio e si era precipitato da noi. Poi, ho <strong>in</strong>iziato<br />

a martellare di telefonate la Questura di Ascoli. Trasferivano<br />

di volta <strong>in</strong> volta la chiamata a <strong>in</strong>terni diversi e<br />

nessuno mi confermava niente. Ho cont<strong>in</strong>uato per più di<br />

un’ora a telefonare alle Questure di Teramo e Pescara,<br />

chiedendo conferme, ma ricevevo solo notizie frammentarie.<br />

F<strong>in</strong>o a che qualcuno mi ha detto: “Signora, nel conflitto<br />

a fuoco è morto un albanese, non è suo fratello”.<br />

204

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