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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 196<br />

LUPO<br />

Una curva, una piccola buca o forse un m<strong>in</strong>uscolo dosso.<br />

E sento le ruote che si sollevano da terra. Tutte e quattro<br />

<strong>in</strong>sieme. E il mio corpo che si solleva dal sedile. È una<br />

frazione di secondo, ma abbiamo volato davvero.<br />

La galleria di Mart<strong>in</strong>sicuro annuncia le Marche. Il casello<br />

di Porto d’Ascoli è a pochi metri. Cerco di rilassarmi<br />

mentre avverto una nuova, improvvisa accelerazione.<br />

“Eh dai, facciamoci un altro giro! Usciamo a Porto San<br />

Giorgio!”.<br />

Il mio “No!” è quasi un urlo, quello che lui aspetta dall’<strong>in</strong>izio<br />

della corsa. Ride, <strong>in</strong>chioda, l’Esp ubbidisce e ci permette<br />

di <strong>in</strong>filare la rampa d’uscita alla velocità della luce.<br />

In centro non c’è un posto a pagarlo. Valerio si ferma sulle<br />

strisce pedonali e spegne il motore. Ho solo voglia di<br />

scendere e di riprendere a respirare.<br />

Lo r<strong>in</strong>grazio per la giornata, senza fare alcun commento<br />

sul viaggio di ritorno. Un bacio frettoloso sulla guancia e<br />

apro lo sportello per uscire dalla macch<strong>in</strong>a.<br />

Mi trattiene afferrandomi un braccio.<br />

“Quando ti rivedo?”. Lo sguardo improvvisamente velato.<br />

“Mai più, questo è l’ultimo pomeriggio <strong>in</strong>sieme, perché<br />

martedì matt<strong>in</strong>a un poliziotto ti scaricherà addosso la sua<br />

mitraglietta, conv<strong>in</strong>to che lo stai per ammazzare”.<br />

Ma non ho la sfera di cristallo e non posso immag<strong>in</strong>are<br />

nemmeno nel peggiore degli <strong>in</strong>cubi quello che sta per<br />

succedere.<br />

Allora rispondo solo: “Quando vuoi. Se capiti da queste<br />

parti chiamami che mi organizzo e ci facciamo un altro<br />

pranzo <strong>in</strong>sieme”.<br />

Mi avvio verso l’ufficio. Sento i piedi che galleggiano sull’asfalto,<br />

come dopo un giro sulle montagne russe. Un paio<br />

di macch<strong>in</strong>e all’<strong>in</strong>crocio strombazzano all’impazzata.<br />

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