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LUPO 24_9_2012:Layout 1 24/09/12 12.44 Pag<strong>in</strong>a 64<br />
LUPO<br />
stava sul terreno di battaglia! In quel periodo con Valerio ci siamo<br />
frequentati molto. Ma poi le nostre strade si sono divise. Io ho <strong>in</strong>iziato<br />
a lavorare e non avevo più molto tempo da dedicare alla piazza.<br />
Mentre lui str<strong>in</strong>geva i contatti con il gruppo di Nardi coltivando la sua<br />
passione per le armi.<br />
Una sera di gennaio <strong>in</strong> piazza sentii al volo una frase che mi stupì e<br />
che non capii subito: “Dobbiamo muoverci con qualcosa di grosso!”.<br />
Il giorno dopo sparì da tutte le Tv di Ascoli il segnale della Rai.<br />
Quando accesi il televisore capii subito che era stata opera loro.<br />
“Questi hanno fatto saltare il ripetitore”, pensai. E così era stato.<br />
Quando Nardi andò via da Ascoli, Valerio <strong>in</strong> un certo senso ne prese<br />
il posto. Ma più nell’immag<strong>in</strong>ario che nella realtà, perché il gruppo di<br />
Nardi era tutta un’altra cosa rispetto ai ragazzi che seguivano il Lupo.<br />
Poi ci fu il salto di qualità, perché da lì a poco Valerio avrebbe <strong>in</strong>iziato<br />
con le rap<strong>in</strong>e. E con gli assalti alle banche diventò il pericolo pubblico<br />
numero uno per polizia e carab<strong>in</strong>ieri. In quegli anni erano <strong>in</strong>seguimenti<br />
cont<strong>in</strong>ui e la città <strong>in</strong> certi giorni si trasformava improvvisamente<br />
<strong>in</strong> un circuito da Formula1.<br />
Io gestivo il Bar dello Stadio. Una notte vidi Valerio che sfrecciava a<br />
tutta velocità su viale Rozzi. Ho saputo il giorno dopo che stava accompagnando<br />
a casa una delle sue ragazze.<br />
Solo che lo stava facendo <strong>in</strong> un orario non consentito da uno dei suoi<br />
tanti obblighi. Probabilmente la pattuglia dei carab<strong>in</strong>ieri che lo teneva<br />
sotto controllo se n’era accorta e aveva <strong>in</strong>iziato l’<strong>in</strong>seguimento: se<br />
lo avessero raggiunto sarebbero scattate immediatamente le manette<br />
per evasione. Valerio lo sapeva e, sentendosi braccato, schiacciò a<br />
manetta l’acceleratore passando davanti al bar a una velocità spaventosa.<br />
Subito dietro i carab<strong>in</strong>ieri che pur di fermarlo <strong>in</strong>iziarono anche<br />
a sparare. Sembrava la scena di un film, solo che quelle che volavano<br />
era pallottole vere.<br />
Non solo non riuscirono a prenderlo, ma la prima delle due pattuglie<br />
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