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Rascvjetani most / Ponte in fiore<br />
I posle mnogo godina, Gile je bio podrška Petru. Jednom, kad se vratio od čika Mileta, našao<br />
je Gileta mrtvog. Ležao je u postelji nepomično, mrtav hladan. Glava mu je bila blago naklonjena,<br />
kao da spava.<br />
Petar ga je sahranio blizu mlina čika Mileta gdje ga je stari mlinar i našao.<br />
Dušica Kovačević, Lopare<br />
IL CANE GILE<br />
In quei giorni il tempo era molto secco e afoso. Tipico di agosto. I contadini con molta ansia<br />
aspettavano la pioggia. Il forte sole bruciava e seccava tutti i campi seminati. I contadini avrebbero<br />
maledetto questa terra, solo per dare la colpa a qualcuno per questo tempo.<br />
Petar era uno di quelli stava zitto e lavorava. Era un ragazzo alto e di bella statura, come era la<br />
maggioranza dei suoi coetanei. Aveva i capelli neri e gli occhi nero- brillanti, pieni di calore.<br />
Spesso andava dallo zio Mile, un vecchio, buono mugnaio.<br />
Lo zio Mile proteggeva sempre Petar, dicendo: „ Non è colpa di Petran, il colpevole è<br />
questo o quello. L' ho visto io con i miei occhi .“<br />
E lì si chiudeva il caso. Nessuno riusciva a discutere con Mile, perché lui era un uomo molto<br />
saggio e i contadini lo rispettavano.<br />
A Petar dispiaceva che lo zio Mile lo chiamasse Petran, però col tempo si era abituato a questo.<br />
Un giorno era andato da lui mentre lo zio mugnaio era indaffarato.<br />
„ Buon giorno, zio Mile! Come andiamo oggi?“<br />
E il vecchio saltò facendo finta che di essersi spaventato.<br />
„ Guarda chi c' è! Da tanto che non venivi a trovarmi. “<br />
„ Ho sempre qualcosa da fare, ho dovuto zappare l' orto. Ma siccome sono qui potrei aiutarti in<br />
qualcosa. “<br />
„ Sai, ora non c' è nulla da fare. Da molti giorni ho finito il lavoro. Però vieni qui, ti faccio<br />
vedere una cosa. “<br />
E così sono entrati in una stanzetta dove faceva molto freddo. Tutto era disordinato. In un<br />
angolo giaceva un cagnolino giallo e arruffato. Il suo pelo era scarmigliato e da una parte aveva<br />
qualcosa di incollato. Alzò la testa e cominciò a fare delle mosse con la coda.<br />
„ E' per te. Ieri l' ho preso. Però devi aver cura di lui. “<br />
„ Grazie. Ma non so come dirlo a papà. Lui non mi permetterà mai di tenerlo. …<br />
cercherò il modo di arrangiarmi. “<br />
Dopo aver salutato lo zio Mile, Petar andò a casa con il cane. Durante il viaggio pensava<br />
come chiamarlo. Lo ha chaimato Gile.<br />
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