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Viđeno našim očima (.pdf) - CISP

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Pijesak / Sabbia<br />

Ljudi su zaboravili na život koji smo nekada živjeli, život pun sreće, radosti, ljubavi, sada žive<br />

nekim životom punim mržnje u kojem je samo novac bitan. Nema više pravih prijatelja koji su<br />

spremni učiniti sve jedni za druge. Ne mogu da shvatim kako su ljudi zaboravili da su u životu<br />

bitne male stvari.<br />

Sada kad je obala prazna više nije lijepa kao nekad, nema neku čar koju je ranije imala.<br />

Zumra Salihović, Sapna<br />

I MOMENTI BELLI SULLA COSTA GRIGIA<br />

Li, proprio al posto dove abbiamo trascorso la maggior parte del nostro tempo. Era la costa<br />

sul mare dove andavamo per divertirci, altri luoghi non ci interessavano perché erano tempi<br />

molto difficili. Raramente qualcuno aveva il pane da mangiare. Però, attorno a noi la gente, la<br />

natura, i visi sorridenti facevano dimenticare la fame e la miseria… Non lontano dalla costa c’era<br />

la scuola in cui andavano i bambini delle ricche famiglie , che non giocavano con noi, dicevano<br />

sempre di essere ad altro livello. Quei bambini non venivano sulla costa. Però sapevo dentro di<br />

me che avrebbero voluto un giorno correre sulla costa senza la paura del castigo dei genitori.<br />

Comunque, sulla costa c’eravamo noi, bambini, correvamo e non avevamo tante preoccupazioni,<br />

ogni giorno avevamo una voglia di vivere più forte un più forte motivo di vivere. Ogni<br />

pomeriggio ci incontravamo vicino alla foresta e dividevamo pezzetti di pane che avevamo,<br />

qualcuno ne aveva di più, qualcuno di meno, però in ogni caso lo dividevamo in parti uguali. A<br />

volte qualcuno portava un po' di marmellata, che era un vizio meraviglioso e che mangiavamo<br />

raramente. Era l' infanzia, indimenticabile. Ora, quando ricordo, mi vengono soltanto in mente<br />

i momenti belli, che anche se potessi non cambierei per niente al mondo.<br />

Poi e' cominciata la guerra. C' era sempre meno gente in quel luogo, finché un giorno tutti<br />

smisero di venirci. Noi bambini ancora ci incontravamo là. La guerra poteva distruggere la mia<br />

giovinezza, ma non l' amicizia. Io penso che non l' ha distrutta. I bambini ancora volevano incontrarsi<br />

e giocare insieme. Durante la guerra io dovevo andare via dal paese con i miei genitori.<br />

Ogni giorno gli attacchi erano sempre più numerosi e sempre più forti così i miei genitori non<br />

hanno avuto altra scelta che andarsene dal paese. Semplicemente, quella partenza era inevitabile.<br />

Quel giorno della partenza, pioveva senza sosta. Tutti i miei amici e le amiche venivano a<br />

salutarmi, era un' addio triste e doloroso. Certo, sono andata via con la speranza che un giorno<br />

sarei tornata e che ci saremmo incontrati di nuovo e che avremmo diviso tutti i momenti sia<br />

quelli belli che quelli brutti. La compagnia cadeva a pezzi, ognuno doveva andare dalla sua<br />

parte. Anche se avevo solo nove anni, mi ricordo bene quel periodo. Sono cresciuta in un altro<br />

paese, ho finito la scuola e l' università. Ho studiato tanto e ho cercato di essere la migliore.<br />

Dopo aver finito la scuola lavoravo e andavo all'università' contemporaneamente.<br />

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