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Život / La vita<br />
Nedžada Ribić, Čelić<br />
LA BANDIERA DELLA MIA GIOVINEZZA<br />
Non tornerà mai più la mia giovinezza. Quando cresci non si torna bambini e non ti potrai mai<br />
più fermare, .. se ti fermi rimarrai lì dove ti sei fermato.…. non saprai mai dove saresti arrivato,<br />
non incontrerai mai qualcuno che non vedeva l' ora d' incontrarti. A me è successo di fermarmi<br />
…..<br />
Mi sono ricordata tardi che dovevo incamminarmi, però come dicono: „ Non è mai troppo tardi.<br />
“ Mi sono messa in moto per attraversare le montagne e le gallerie della vita. Attraverso le<br />
gallerie tra le rocce del mio cuore. E' stato difficile tornare, ma ne valeva la pena.<br />
Ho capito cosa avevo lasciato dietro di me, e che cosa avevo ricevuto.<br />
Sono riuscita a salire sulla montagna più alta, sopravvivere alla valanga…… l' uomo impara sui<br />
propri errori. Torna sulla tua strada e prosegui come se nulla fosse accaduto .<br />
Da soli è difficile raggiungere l' obiettivo, senza nessuno che ci aiuti. Il prezzo del successo è alto,<br />
tutti lo vogliono. La speranza è l’ultima a morire, e mi ha aiutato a raggiungere il mio obiettivo,<br />
e ad alzare la bandiera della mia giovinezza.<br />
So che era ieri quando sono partita e che ho lasciato dietro di me le montagne e le rocce.<br />
I boschi ed i fiumi che tentavano di portarmi nel luogo al quale non appartenevo. Lì dove sarei<br />
stata una straniera senza casa. Lì dove anche il mio sorriso e le mie lacrime sarebbero sembrati<br />
quelli di un’altra.<br />
Non sono ancora arrivata, sono ancora in viaggio, sto arrivando ad un bivio. Quale strada<br />
prendere? Quale via mi porterà lì dove devo andare? Riuscirò oppure rinuncerò e ritornerò<br />
indietro?<br />
Guardo, penso, però non riesco a decidermi. A sinistra o a destra? Oppure indietro? Scelgo la<br />
destra e riparto. Cammino lentamente e guardo dove mettere i piedi, se mi appoggio sul sasso<br />
sbagliato dimenticherò il passato. L’uomo deve cercare di dimenticare il passato, di vivere il<br />
presente e di non pensare al futuro.<br />
Forse domani tutti moriremo, e invece oggi non abbiamo vissuto bene. Guardo l' orologio e<br />
capisco che ho ancora tempo e speranza. E che niente è perso.<br />
Cammino per le strade, seguo le tracce di qualcosa che è impossibile trovare, di quello che si<br />
è nascosto in me già da molto tempo. Come dice la gente: „ Il frutto proibito“... Questo qualcosa<br />
ha il suo nome, che per me è sconosciuto, …….. ..Sto arrivando sul posto dove avevo bisogno di<br />
arrivare.<br />
Però ho paura di entrare, di avvicinarmi al portone, di superarlo.<br />
Solo un passo mi separa dalla felicità, ma lo stesso mi sta venendo una paura incredibile.<br />
Come un bambino piccolo, mi prende la mano e mi riporta indietro, mi oppongo …..<br />
Non gli permetterò di distruggere i miei sogni e la mia speranza. Perchè lo so che devo vincere<br />
la paura. Che la devo tagliare alla radice. Ho paura della paura. Temo di sbagliare, perché gli<br />
errori si pagano caro. Se la paura mi portasse indietro pagherei i peccati del passato ……<br />
Tuttavia vinco la paura ed entro. Guardo e capisco che ho già oltrepassato la parte più facile, e<br />
intuisco che quello che mi aspetta è un enigma – un mistero. Ma non so se mi aspettano<br />
tempeste o bel tempo.<br />
Forse la fortuna mi imbroglierà e cosi non vedrò tutta quella infelicità nella felicità.<br />
Proverò ad essere ragionevole, a non abbandonarmi ai sentimenti che vorrebbero guidarmi in<br />
ogni momento, proverò a ragionare con la testa.<br />
Se rifletterò con il cuore, finirò come l' ultima volta, e questo non deve più succedere.<br />
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